venerdì 13 dicembre 2013

Come riconoscere un CL (prima parte)

Riconoscere un membro di Comunione e Liberazione è facilissimo. Basta prestare attenzione a una serie di piccoli ma fastidiosi particolari che accomunano tutti i ciellini, da cui come ogni buon gregge si guardano bene dal discostarsi. Eccone qualcuno:
§            Totale assenza di idee proprie. Nei casi più gravi, totale assenza di idee.
§          Un Ciellino ride. Sempre. Irrefrenabilmente. Che gli vengano regalate delle caramelle o gli cada un’incudine sul piede egli ride e saltella gioioso e sereno. Inoltre continua imperterrito, qualunque sciagura gli accada, ad obbedire alle leggi dei suoi padroni ed è ottusamente felice di sopportare qualunque peso gli venga caricato sulle spalle. Non parliamo poi di quando si ritrova con un nodoso randello su per il culo. Tuttavia l'atteggiamento simulato risulta spesso ridicolo e assolutamente non spontaneo.
§         Totale incapacità di fare qualcosa senza altri ciellini: studiano assieme, giocano assieme, lavorano assieme, vanno in bagno assieme.
Ah, un'ultima cosa: scopano assieme e si riproducono assieme: questo fa dell'essere ciellino una malattia sessualmente trasmissibile, come l'AIDS.
Visto che la Legge Suprema di Legoland gli impedisce formalmente di schiavazzare in giro (disperato tentativo dell'Onnipotente di limitare un dannosissimo spargimento del seme) i ciellini appena concluso il contratto di vendita della donna (che loro chiamano matrimonio) hanno la scusa ufficiale per darci potentemente dentro (Legalizzazione della Scopata). Non che prima si astenessero, ma col matrimonio si sentono più legittimati, hanno la coscienza a posto e non devono più raccontare tutte le loro maialate a un prete onanista che si masturba in confessionale mentre dà l'assoluzione. Copulando tra loro come dei disgraziati arrivano a formare clan di 18 persone per famiglia: distraeteli in qualche modo!

Di contro, evitano come la peste qualsiasi gruppo di persone non cielline: perfino ai raduni della gioventù cristiana, i ciellini rimangono sempre chiusi nel loro gruppo.

mercoledì 11 dicembre 2013

Fiducia alla camera


"Presidente Letta, lei è tornato a prenderci in giro, ha la faccia come il bronzo. E malgrado ciò si premette anche di offendere l'unica forza politica che nel bene e nel male quello che aveva detto poi lo ha fatto". Usa parole dure contro il premier, Riccardo Nuti (M5S), che replica alle accuse di Letta a Grillo di "incitare alla violenza". E sulle forze dell'ordine dice: "Chi devono difendere? Le istituzioni corrotte o i cittadini onesti". Poi sostiene che Davide Faraone, nella segreteria Pd di Renzi, "è stato visto in casa di un pregiudicato: alle primarie prometteva lavoro in cambio di voti". Poi, attacca la Cancellieri e il viceministro De Luca: "Quando lo buttate fuori, è sempre tardi".

martedì 10 dicembre 2013

Movimento dei forconi, manifesto che gira in fabbrica

ITALIA…bel paese.
Sono fiero di essere italiano e credo nella forza atavica della nostra nazione… anche se le vicissitudini politiche degli ultimi anni sono riuscite ad annebbiare e indebolire, giorno dopo giorno, la fierezza italica che è in me
Anni di vilipendio politico, ruberie e oscenità ad oltranza da destra a sinistra….hanno ormai intaccato la mia fede nelle istituzioni e non è certo il discorso dell’ ultimo politico “in cattedra” che può sollevare la mia fede o le mie speranze in questa nazione ormai allo sbando.
Ogni manifestazione italiana mi ha sempre fatto sperare in un cambiamento ma puntualmente tutto è restato come prima…lasciando sempre più amaro in bocca…ma soprattutto nell’ anima!!!! Nel ’68 ero appena in fasce ma….leggendo la storia ho capito che l’ insoddisfazione collettiva era ormai al limite ed aprire le porte del cambiamento sociale non è stato difficile: ma oggi siamo davvero pronti e volenterosi ad un vero cambiamento????
Il 9 dicembre 2013..è partita l’ ennesima protesta CIVILE: cittadini di tutta Italia, senza colore di bandiera, senza stemmi di partito sono scesi in piazza per protestare contro questo sistema politico ormai allo sbando e corrotto, contro un sistema che non porta da nessuna parte: ma sarà finalmente la svolta definitiva??? Gli italiani…..sono davvero pronti e determinati per un cambiamento radicale….?????
Basta fare due passi sotto casa e parlare con l’ amico operaio dei turni notturni, col giornalaio, con la casalinga del piano di sopra, con il barista, con l’ amico disoccupato, con l’ imbianchino che lavora nell’ appartamento accanto, con la cassaintregata etc etc per capire il malumore ormai dilagante e la loro RABBIA verso il sistema ma…..parteciperanno in modo diretto alla manifestazione??? ……” ho una fisioterapia e non credo di poter partecipare”…..” no dai, ho il lavoro e anche se mi pagano pochissimo non lo voglio perdere…”……” lo farei volentieri ma mio figlio ha una partita di calcio ..”……” forse ci sono ma viene mia suocera e devo forse andarla a prendere..”….”hanno messo pioggia e non me la sento di rischiare un’ influenza..”…..”..no seee…sono troppo occupato per queste cose..e poi devo andare in palestra.”…. ……………….INSOMMA TUTTI SI LAMENTANO MA….ASPETTANO CHE SIANO ALTRI A RISOLVERE LE COSE!!!!!!
CARI ITALIANI che guardano solo il proprio piatto sulla tavola!!!!! Se il vostro presente e il vostro FUTURO e di quello dei vostri figli non interessa a VOI…a chi deve interessare???? Alla classe politica italiana??? Capisco adesso perchè ci prendono così per il CULO!!!! Hanno capito che siamo un popolo che non sa ribellarsi ne chiedere giustizia, un gregge alla mercè del primo venuto..e che, come le PECORE, può esser mandato al pascolo senza esitazione!!!
Il 9 Dicembre…..state pure a casa a seguire i vostri interessi, andate a lavorare per uno stipendio misero, andate a prendere la suocera, portate il figlio alla partita di calcetto, andate a fare compere al mercatino rionale e se potete andate anche in palestra ma, quando accenderete la TV e vedrete italiani che stanno combattendo per un ITALIA diversa e migliore……pensate di essere EXTRACOMUNITARI……perchè avrete ben poco in comune con quegli italiani che credono e combattono per i propri diritti!!!
Chi non ha il coraggio di ribellarsi…….NON HA IL DIRITTO DI LAMENTARSI!!!!!!


venerdì 6 dicembre 2013

Vola Libero Madiba!


Dedicato ai finti comunisti che governano con i ciellini ( esempio di quello che accade nel nostro comune)

Prima regola di CL: mai parlare di CL.
Seconda regola di CL: mai parlare di CL
Terza regola di CL: se qualcuno entra in CL, si accascia, è spompato, fine dell'indottrinamento.
Quarta regola: si prega solo due per volta
Quinta regola: un ritrovo alla volta, ragazzi
Sesta regola: niente bermuda, niente scollature.
Settima regola: le preghiere durano per tutto il tempo necessario.
Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera a CL... dovete pregare! Quote rosso2 
Don Giussani mentre fonda il Fight Club CL
Se non sei di CL allora sei un SINISTROIDE! Quote rosso2 
 Moderna rivisitazione della dicotomia fascisti/comunisti
 Accipigna, anche quest'anno abbiamo perso le elezioni per il consiglio d'istituto, ma secondo me c'è un complotto comunista contro di noi. Quote rosso2 
Ciellino pseudoimpegnato in politica, sconfitto miseramente da una banda di cannaioli
Studente universitario a candidato di lista CL : Scusa ma tu sei di CL? 
Risposta del candidato :  Chi io? No, assolutamente. Io sto con Obiettivo Studenti. 
 Ciellino su teoria dell' evoluzione
 Darwin? Con quella barba sarà sicuramente un comunista. Come i dinosauri.  
Ciellino : Oh, che santo che sono! Vado sempre in chiesa, leggo tutti i libri del Papa e ogni anno vado pure al meeting
Tizio : Ah, sei un cultore di Gesù... 
Ciellino : Un cultore di chi?? 
Comunione e Liberazione, nota anche come Comunione e Raccomandazione o anche Corruzione e Liberazione è un meraviglioso movimento cattolico che tira fuori il meglio da ogni persona e non ha assolutamente nulla a che vedere con le lobby, i privilegi immeritati o con la politica.
È affiliata a mezzo mondo, tanto per non sbagliarsi mai, ma ha una particolare predilezione per i massoni americani, la P2 e il Rotary Club, visto che predicano sempre la povertà. Quella degli altri.
Per affinità di metodologia i Ciellini sono presi ad esempio dai Talebani e dal KGB.

giovedì 5 dicembre 2013

Ciellini...beccatevi questa!

"Il lavoro sulla trasparenza che stiamo mettendo in atto sta portando i suoi frutti. La Rai non darà seguito al contratto con Comunione e Liberazione. L'accordo prevedeva un'offerta di 750 mila euro in tre anni, da parte di Viale Mazzini agli organizzatori del Meeting di Rimini, per seguire la manifestazione estiva di CL. Non se ne farà più niente, con conseguente risparmio di risorse provenienti dal canone. Avevo chiesto chiarimenti alla Rai appena ero venuto a conoscenza della vicenda, presentando un quesito ai vertici aziendali. E ho sollevato il caso tutte le volte che ho potuto, parlandone sia durante le riunioni e gli incontri pubblici, che in occasione delle interviste rilasciate alla stampa. La Rai è un'azienda pubblica, la principale realtà culturale e informativa del nostro Paese. Non è il servizio pubblico a dover pagare per seguire una manifestazione come quella di CL, di cui deve essere data notizia come avviene per qualsiasi altro evento organizzato da associazioni, enti, aziende, partiti o movimenti. E' informazione. Non deve essere null'altro." Roberto Fico

lunedì 2 dicembre 2013

Promesse da marinaio...

"Prometto 1 milione di nuovi posti di lavoro" (Silvio Berlusconi, 08 maggio 2001)
"Prometto 1 miliardo di tagli alla politica" (Matteo Renzi, 02 dicembre 2013)
Non è che quello di Arcore è in realtà morto e si è reincarnato a nostra insaputa?

giovedì 28 novembre 2013

Ancora sul nano (articolo preso in rete)

Sento in giro, da tempo, un mantra esilarante: “Berlusconi va sconfitto politicamente, non a livello giudiziario”. Una frase così banale e furbina da aver trovato spazio tanto tra le labbra di Renzi quanto in quelle di De Gregori, grande artista ma politicamente aguzzo come un fagiolo borlotto. Tali intellettuali, di solito, aggiungono che “non si esulta per le sentenze, occorre avere rispetto di magistratura e condannati”.
Allora, chiariamo: 
1) La legge è legge, a prescindere. Non si tratta di esultare: si tratta di applicarla. Se io evado il fisco, magari tramite un arci-dimostrato “meccanismo fraudolento di evasione”, mi condannano. E se mi condannano non è giustizialismo: è giustizia.
2) Senza amnistie, prescrizioni, depenalizzazioni e quintali di leggi ad personam, Berlusconi sarebbe già stato condannato per falsa testimonianza, corruzione giudiziaria, maxi-tangenti, falso in bilancio, appropriazione indebita, eccetera (le amicizie coi vecchi boss della mafia fingo di dimenticarle. In fondo son buono). 
3) Se uno aspetta che Berlusconi venga sconfitto “politicamente” dal Pd, che peraltro non ne è avversario bensì alleato e portaborse, facciamo notte. 
4) Non ho alcun rispetto per chi da vent’anni paralizza, rincoglionisce e distrugge questo (teoricamente bellissimo) paese. Finiamola con questa melassa subdolamente bipartisan: se io ho davanti un Gasparri, non ci vado poi a cena e “famose du’ spaghi”. Il rispetto si guadagna, non si esige. Che tu sia “compagno” o “avversario”. Io avevo rispetto di Monicelli o Montanelli, per questo non posso averlo per le Biancofiore.
5) Quando un kapò cade (o così sembra: resterà sempre lì e in tanti lo voteranno ancora), non è mai un brutto giorno. E dunque si “festeggia”. O anche solo ci si sente più sollevati. Il politicamente corretto lo lascio ai chierichetti del nulla, tutta gente che mette il silenziatore emozionale a se stessa anche quando ha un orgasmo. 
E dunque, e alfine, e ora più che mai: Vamos.

mercoledì 27 novembre 2013

The end..... fine della seconda repubblica...........

By by nano malefico, comunque c'è poco da festeggiare.... all'orizzonte si affaccia già un velenoso nemico del popolo...............il suo nome è Matteo Renzi il postcursore del nano.
A questo punto basta con la pazienza.... basta con il buonismo... l'unica via è la lotta armata!
Il motto non sarà più "se vedi un punto nero spara a vista" ma sparare ad un democristiano o ad un renziano non è reato!

martedì 19 novembre 2013

Quel porco democristiano!

Cipollino Renzie conferma le sue ambizioni: "Tutti i politici a un certo punto devono farsi da parte. A me, dopo, piacerebbe insegnare o diventare conduttore tv". Renzie è in politica dal 1999. Cosa aspetta? Potrebbe iniziare come controfigura di Crozza.
"Nel 1999 segretario provinciale del Partito Popolare Italiano. Nel 2001 coordinatore de La Margherita (do you rememberLUSI, ndr?) fiorentina, nel 2003, segretario provinciale. Tra il 2004 e il 2009 è presidente della Provincia di Firenze (una di quelle che dice di voler abolire, ndr). Il 22 giugno 2009 viene eletto sindaco di Firenze (sindaco ombra, il sindaco che non c'è, ndr). Nel 2012 la Corte dei conti ha apertoun'indagine sulle spese di rappresentanza effettuate dalla Provincia durante il mandato di Renzi, che ammontano a circa 600 000 euro.da Wikipedia

lunedì 18 novembre 2013

Il ritorno alla Lira (di Alberto Bagnai)

Che nell’euro così com’è molte cose non vadano nessuno ormai lo contesta. Il dibattito si sposta su come riformare la moneta unica o come abbandonarla. Quest’ultima opzione suscita grandi timori, non tutti fondati. Prima di parlarne, osservo che il punto dirimente è quello politico, non quello tecnico. Faccio un esempio: per i tedeschi entrare nell’euro ha significato abbandonare una valuta forte, il marco. Perché questo non ha causato panico? Semplicemente perché si era raggiunto un consenso intorno all’idea che l’euro avrebbe comunque portato benefici. Allo stesso modo oggi per gli italiani tornare alla lira significherebbe abbandonare una valuta forte, l’euro. Se però ci si convincesse, a torto o a ragione, dei benefici di un’uscita dall’euro, si creerebbero le condizioni politiche per una transizione senza panico.
Come ho spiegato ne Il tramonto dell’euro, l’obiezione secondo cui l’uscita è impossibile perché i trattati non la prevedono è infondata. La convenzione di Vienna stabilisce che un trattato può essere risolto, anche in assenza di clausole espresse, quando mutino i presupposti in base ai quali esso è stato concluso (è il principio rebus sic stantibus). L’attuale disastro fornisce una base giuridica sufficiente per un recesso. Lo ammette la stessa Bce in un documento del 2009.
Un altro principio è quello della Lex monetae: uno stato sovrano ha il diritto di decidere in quale conio sono definiti i contratti che cadono sotto la sua giurisdizione. Nel nostro codice civile questo principio è disciplinato dagli articoli  1277 e seguenti. L’uscita avverrebbe quindi tramite una ridenominazione in nuove lire dei contratti regolati dal diritto italiano. A quale cambio? L’opzione più semplice da gestire è che si usi un cambio uno a uno. Lo stipendio passerebbe da 1500 euro a 1500 nuove lire, la rata del mutuo da 500 euro a 500 nuove lire, ecc.
Ma allora non cambierebbe niente? No, qualcosa cambierebbe: il passaggio al nuovo conio sarebbe seguito da un riallineamento del cambio sui mercati valutari. Una rivalutazione dei Paesi «forti» e una simmetrica svalutazione della nuova lira, che restituirebbe respiro al nostro export con effetti positivi su reddito e occupazione.
La svalutazione non ci schiaccerebbe sotto il costo delle materie prime? Non è detto. Secondo gli studi più recenti (li trovate nel mio blog, bagnai.org), il riallineamento atteso è dell’ordine del 30%, distribuito lungo l’arco di almeno un anno. Certo, in capo a un anno le materie prime costerebbero  un 30% in più. Ma le materie prime sono solo una componente del costo del prodotto finito. Ad esempio, il riallineamento del cambio non influirebbe sul costo del lavoro in valuta nazionale.
E poi, chiedo, un imprenditore preferisce pagare un po’ di più le materie prime, ma ricominciare a fatturare, o essere «protetto» dalla valuta forte che però gli impedisce di vendere all’estero? I tanti suicidi cui assistiamo danno una risposta fin troppo eloquente.
Nel caso dei carburanti, poi, la componente fiscale è preponderante. Per questo motivo si osserva che solo un terzo di una svalutazione si traduce in un incremento del prezzo alla pompa. Con una svalutazione del 30%, l’incremento atteso del prezzo alla pompa sarebbe di circa il 9%, distribuito in più di un anno (ne abbiamo avuti di maggiori con l’euro).
Secondo gli studi occorre un anno perché il 36% di una svalutazione si trasferisca sui prezzi interni. Ha torto chi dice che se svalutassimo del 30% saremmo tutti più poveri del 30% in una notte! Del resto, da un anno a questa parte l’euro ha guadagnato circa l’8% sul dollaro. Vi sentite molto più ricchi? No, perché la spesa di tutti i giorni non la fate negli Usa, ma in Italia.
D’accordo, si obietta, ma comunque il debito estero andrebbe pagato in valuta forte, e saremmo schiacciati dall’onere del debito! Non è corretto. Solo i contratti regolati dal diritto estero subirebbero questa sorte. Non ricade fra questi la maggior parte dei titoli pubblici. Va bene, ma allora i mercati, penalizzati dalla svalutazione, non ci isolerebbero, rifiutandoci altro credito? Non è detto. Molti avrebbero voglia di tornare a investire in un paese che riprendesse a crescere, e se ora abbiamo bisogno di capitali esteri è perché l’austerità di Monti e Letta ha distrutto reddito, risparmio e produttività degli italiani.
Ma (si obietta) la «liretta» sarebbe attaccata dalla speculazione! Siamo proprio sicuri? Quanto più la lira perdesse di valore, tanto più le merci italiane diventerebbero a buon mercato. Le banche centrali dei nostri concorrenti starebbero quindi ben attente a evitare un eccessivo deprezzamento della nuova lira.
Il discorso andrebbe certo approfondito, ma una cosa spero emerga: viste alla luce della razionalità economica, molte obiezioni sollevate per incutere terrore agli elettori perdono vigore. È giunta l’ora che la lucidità e la valutazione dell’interesse del Paese prevalgano sull’emotività e su un malinteso «sogno» europeo.

di Alberto Bagnai


giovedì 14 novembre 2013

Renzi il peggior nemico della Sinistra e dei lavoratori

Siamo onesti: con Renzi il centrosinistra sbancherebbe. E benché il nostro abbia già un grande futuro alle sue spalle, rimane nondimeno in grado di accalappiare ragguardevole consensoIl successo alla Festa Nazionale del Pd ne è la riprova  e, in generale, basta anche soltanto un rapido sondaggio qua e là, tra persone che si conoscono o s’incrociano, per vedere che sì, ‘purtroppo’ molti l’apprezzano e non pochi lo vorrebbero a Palazzo Chigi.
Dico ‘purtroppo’, perché  non me ne vogliate  ma il successo di Renzi è più che altro sintomo dell’inestirpabile infantilismo politico che rende gli elettori di questo paese (non tutti, per carità, ma comunque troppi) degli allocchi un poco fessi e facilmente adescabili, pronti ad abbracciare, non appena se ne dia l’opportunità, l’ennesima suggestione conformistica purché sia verniciata a nuovo.
Siamo seri: Renzi la Giovane Marmotta è in realtà un Gattopardo precoce: il vecchio che avanza (o, se preferite, il suo eterno, immobile ritorno). Altro che ricambio generazionale: sotto il pelo (che non perde ma infoltisce) c’è la solita sbobba di sempre: un democristiano fintamente laico, quantomai proclive alle lusinghe dei poteri forti, assai volonteroso (secondo il peggior liberismo) quando si tratta di rivedere  ovviamente: al ribasso  i diritti dei lavoratori, mentre invece nicchia, farfugliando imbarazzanti slogan populistici, quando gli si chieda di tutelarli.
Vale anche per lui il programma del suo finanziatore, l’altrettanto rampante Davide Serra: “Rendi licenziabili tutti quelli sopra i 40 anni. Così magari i giovani avranno una possibilità: costano meno e, lavorando, un domani potrebbero avere una pensione. Il mercato del lavoro è troppo rigido”. Cioè:meno garanzie e meno diritti per ottimizzare i profitti e rendere più ‘agile’ il mercato. Soluzione peraltro ovvia per uno che, come l’Aspirante Renzi, ambisca a replicare Blair il quale, tra i primi e più deprecabili alfieri della non-sinistra travestita da sinistra, abolì alacremente anche la più minuta sopravvivenza del fu glorioso welfare inglese e  Kosovo tacendo  operò affinché la Gran Bretagna s’impelagasse mani e piedi in due conflitti dalle conseguenze nefande, prendendo parte alle rispettive invasioni dell’Afghanistan e dell’Iraq volute da Bush, o meglio: dai suoi criminosi manovratori.
Oltre a ciò, mettere in fila i ruzzoloni onanistico-propagandistici di Renzi La Qualunque è come sparare sulla Croce Rossa: dall’appoggio a Marchionne “senza se e senza ma” alla ‘merenda’ arcoriana con Berlusconi, per poi passare al tête-à-tête fiorentino con Briatore e chiudere (naturalmente al “top del top”) col Ponte Vecchio sprangato ai comuni mortali dacché ‘imprestato’ alle Ferrari in passerella. (Ah, dimenticavo l’elogio del merito pronunciato da Maria de Filippi, con conseguenti sfarzi fotografici su Chi dove l’ex-giovane, a dire il vero già un poco raggrinzito  lo sguardo da sbruffone, tra l’arcigno e il navigato  posa da Fonzie fuori tempo massimo, insaccato nel suo bel giubbino in pelle lustra mentre, novello Elvis-the-pelvis, arpiona coi pollici uncinati i passanti inguinali delle brache. Tra il siparietto per dementi messo in scena da Amici e la susseguente investitura su rotocalco, veramente, c’è di che scompisciarsi o disperare.  Non voterei Pd manco sotto tortura, ma vien da dire (all’apice dello scoramento): “aridatece D’Alema”! Preferisco pur sempre un rottame patetico rispetto a un rottamatore che pare già un ferro vecchio ancor prima di mettersi alla pressa) .
In sintesi: altro che statista in fasce, Renzi è una specie di pigmeo della politica, il riciclato pericolosamente latente e perciò doppiamente retorico  dei suoi presunti avversari di partito, quelli che a suo dire vorrebbero fargli le scarpe mentre  guarda un po’  già l’hanno promosso a comandante in pectore col precipuo scopo di salvare se stessi (fateci caso: è la nuova strategia di Baffino, nonché la dimostrazione  ce ne fosse mai stato bisogno  che Renzi è perfettamente organico al partito che dice di voler riformare).



giovedì 24 ottobre 2013

La Voce della Lega (parte 3)

Ci aspettavamo una alzata di scudi sia da parte del Sindaco Campi, che del presidente la commissione che si occupa del giornale comunale, sig. Francesco Zaffaroni, ci aspettavamo anche frasi che ribadissero la nostra “arroganza storica”, ed il richiamo alla correttezza delle azioni da loro compiute.
Tutto previsto, in fondo è la tiritera che come una litania ripetono allo sfinimento da anni.
Sanno solo parlare del passato, ma hanno ben poco da accusarci se non di questa supposta arroganza, peccato che loro la elargiscono a piene mani.
Infatti se l’amministrazione comunale corrente ed i loro adepti, fossero veramente il  tanto sbandierato “nuovo che avanza”, se fossero i paladini della democrazia, se fossero quello che vogliono far credere di essere, non avrebbero compiuto un atto di censura così grave.
Non si aspettavano certo una nostra reazione così vibrante, ma su certi principi non si indietreggia, nonimporta chi noi rappresentiamo, se si vuole essere democratici si deve applicare quella frase di Voltaire che dice “Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.”, invece qui si parla di libertà e si applica la legge di chi? Vorremmo dire del Sindaco Campi, ma sappiamo che comanda come il due di picche quindi.
Al sig. Francesco Zaffaroni, presidente di questa commissione imputiamo sia di aver autonomamente deciso di escludere il nostro articolo dal giornale comunale, senza ritenere di dover riunire la commissione per sottoporre tale problema al giudizio di tutti, che, cosa ancor più grave, di aver chiesto al nostro rappresentante in tale commissione, Sig. Ambrogio Clerici, di MODIFICARE alcune frasi del nostro articolo, arrivando ad inviargli via e-mail il testo modificato da lui.
E questa non è censura? Andiamo ben oltre.

L’articolo non doveva essere pubblicato perché arrivato in redazione in ritardo, ma se si cambiavano parti del testo, allora si poteva inserirlo nel numero.
Attenzione, non è importante ne il ritardo, ne cosa ci fosse stato chiesto di essere modificato, importante è il PRINCIPIO ed il modo di operare di chi pensa sia legittimo sia fare ostruzionismo sterile contro di noi e capzioso nei confronti dei cittadini, che mettere le mani su un testo proposto da una forza politica.
Ma dove siamo finiti, e poi saremmo noi gli arroganti!
Al Sindaco diciamo che se considera quanto accaduto, citiamo le sue parole, “come una polemica per confondere le acque e alzare il fumo per non far capire le cose alle persone” allora è lui che non ha capito niente.
Qui si parla di un diritto violato, di censura, che oggi tocca a noi e domani potrebbe toccare a tutti quei cittadini che non sono in linea con voi.
Proprio perché ci dipingete, con il vostro solito disprezzo, come il male di questo paese, voi, paladini del bene, dovreste essere superiori e non utilizzare certi mezzucci per chiuderci la bocca, invece sapete scendere ancora più in basso. Dobbiamo imparare da voi!

martedì 22 ottobre 2013

Domenica 1 dicembre tutti a Genova!

Segnatevi questa data, domenica primo dicembre 2013, piazza della Vittoria a Genova si terrà il terzo Vday. Il primo fu a Bologna, l'8 settembre 2007.Parlamento Pulito. Raccogliemmo 350.000 firme per cambiare la legge elettorale, massimo di due mandati, scelta del candidato, fuori dal Parlamento i condannati in via definitiva. Nessuno ritenne di discuterla, né il pdl né il pdmenoelle che la lasciarono decadere dopo due legislature. Il secondo Vday si tenne a Torino il 25 aprile del 2008 per un'informazione libera senza finanziamenti pubblici e senza l'ingerenza dei partiti. Raccogliemmo 1.400.000 firme. Nessuno ritenne di ascoltare i cittadini. Allora, abbiamo deciso di entrare in Parlamento e fare noi quella pulizia che loro non avrebbero mai fatto. A febbraio 2013 il M5S è stato il movimento più votato. Per bloccarci hanno fatto le larghe intese, tradendo il voto degli elettori. Ricordate? Il grido elettorale del pdmenoelle era "Smacchiamo il giaguaro". Per eliminarci dalle decisioni parlamentari hanno fatto un blocco unico, governo e opposizione. Stesse facce, stesse razze. Così, a capo delle commissioni hanno messo Sel e Lega, che si erano presentati per governare con le coalizioni guidate da Bersani e Berlusconi e poi gli hanno fatto opposizione. Il tutto è ridicolo se non fossimo di fronte alla negazione completa della democrazia e all'annullamento della volontà dell'elettore. Il M5S poteva cambiare l'Italiae risparmiarci questa lenta agonia. Gli è stato impedito in ogni modo. Per la prima volta nella storia repubblicana un presidente si è fatto rieleggere una seconda volta dopo aver ripetutamente negato di volerlo fare. Napolitano è stato eletto da Berlusconi di cui ovviamente sapeva ogni pendenza giudiziaria, ma per il Sistema qualunque compromesso (sordido?) è meglio del cambiamento. Poteva essere eletto Rodotà, proposto dal M5S, ma era troppo pericoloso. E, dopo le elezioni, si sono aperte le cateratte degli ascari dei giornali e delle televisioni. Hanno usatoogni possibile accusa e diffamazione contro i "grillini", come in tempo in guerra, senza scrupoli, con un bombardamento mediatico mai visto prima. Il problema dell'Italia in questi mesi è diventato il populismo del M5S. Noi siamo i colpevoli, ma colpevoli di onestà di fronte a dei farabutti. Non abbiamo scelta. Dobbiamo andare oltre. Andare al governo e liberarci di questi incapaci predatori che hanno spolpato l'Italia negli ultimi vent'anni. Non si salva nessuno, politici, grandi industriali, giornalisti, burocrati, banchieri. Queste persone hanno fatto fallire il Paese e ancora si presentano all'opinione pubblica facendo passerella. Bisogna andare oltre. Oltre la finanza. Oltre i partiti. Oltre le Istituzioni malate. Oltre un'informazione disgustosa. Oltre questa Europa senza capo né coda. Dobbiamo immaginare una nuova frontiera. Dobbiamo vedere la realtà con nuovi occhi, aprirci la strada verso il futuro. Noi non molleremo mai, è bene che loro lo sappiano. Vogliamo vincere le prossime elezioni, a iniziare da quelle europee. La prossima volta per impedirci di andare al governo dovranno mandare i carri armati. In alto i cuori. A Genova!

Ancora sulla Legge di stabilità

Ci stavamo facendo due calcoli con i colleghi. Sembrerebbe che l’impatto delle “novità” in materia fiscale per il 2014 dovrebbe aggirarsi tra il 2 ed il 3%, nel senso che l’aumento delle tariffe in generale, dell’IVA e le nuove tasse dovrebbero comportare un maggior aggravio fiscale pari a quelle percentuali. La crescita dell’inflazione reale futura invece è un incognita ancora piuttosto complessa da calcolare. Il “regaluccio” in busta paga, (che sembrerebbe più consistente per le aziende che per i lavoratori, tanto per cambiare), si aggira sullo 0,5%. Facendo il calcolo algebrico, se “guadagno” +0,5 e perdo -2,5 ho come risultato una perdita totale del -2%, cui si andranno a sommare le perdite di potere d’acquisto derivanti appunto dall’inflazione reale: tutto come negli ultimi anni.
A margine, va ricordato che nel disegno di Legge definito sul “femminicidio”, cioè sulla violenza di genere ma che in realtà contiene di tutto, tra le varie altre cose c’è la proroga per ancora un altro anno del blocco salariale e delle assunzioni per le Forze dell’Ordine e i Vigili del Fuoco iniziato nel 2010. Sommando tutto non si sbaglia di molto se si afferma che in quattro anni la perdita sul salario si aggira sul 10%. Quindi, l’Italia è perfettamente in linea con altri Paesi europei tipo Spagna, Portogallo, Grecia: i costi della crisi e del cambiamento epocale che richiede un forte contenimento della spesa pubblica anche qui da noi sono ricaduti in gran parte sulla schiena dei dipendenti pubblici e non sono ancora andati ad intaccare il deflusso costante di sprechi della Pubblica Amministrazione in generale. Non che ai dipendenti privati vada meglio, anzi, dato che a molti è toccato proprio di perderlo il lavoro. In estrema sintesi: sì, questa è l’ennesima presa per il culo. Però il Governo ostenta ottimismo, come se la notte stesse per finire. Anche a me sembra che stia per sorgere l’alba… Dorata, però. 

domenica 20 ottobre 2013

Nomadi il ritorno..

Stamane sono tornati,
una grossa occasione per il nostro Sindaco...... emettere una nuova ingiunzione di sgombero....
Arrivati a n°5 ingiunzioni .... si avrà in premio la possibilità di effettuare il funerale di Pribke
Forza che ce la facciamo!

venerdì 18 ottobre 2013

Patto di stabilità

Se potessi avere quattordici euro al mese/ farei tante spese, comprerei fra tante cose/ le più belle che vuoi tu!/Una casettina su cui pagare il TRISE/ ed un conto in banca per poter alfin pagare/ tutta la patrimonial...”.
"Ho proposto a mia figlia di 15 anni un aumento di 14 euro, ispirato da Enrico Letta, della sua paghetta mensile e mi ha mandato affanculo. Eppure tanta ingratitudine non la capisco, perché di cose con 14 euro al mese se ne possono fare davvero tante. 
Ad esempio:
- saldare il mutuo della casa della Barbie
- votare 3 volte alle primarie del PD (menoelle)
- comprare la Grecia
- andare da fruttivendolo di Berlusconi e comprare 112 grammi di fagiolini
- diventare azionista di maggioranza in Telecom
- salvare Alitalia
- andare al supermercato e entrarci con 14 carrelli contemporaneamente
- cambiarli in monete da un centesimo e tirarli ad un politico qualunque
- aprire un conto corrente e pagare 1,4 euro di tassa
- comprarci 27.107,78 Lire
- pagare circa 4 minuti dello stipendio di Fazio
Oppure un investimento per il futuro: comprare una ricotta, rivendendo la quale si può comprare una gallina. La gallina farà molte uova, dal cui ricavato si otterrà un coniglio, ingrassato il quale si potrà vendere e comprarci una mucca. Rivendendola sarà possibile comprare una casa sulla quale pagare TIRSE, TARI e TATI."
Ps: Perciò, siamo seri, chiamare quei 14 euro 'minibonus' è come chiamare 'escort' una troia o capelli quelli di Conte. Certo, tutto torna utile, anche la carità; con 14 euro al mese potresti persino fare una cena a lume di candela. Sì, ma solo perché ti hanno tagliato la corrente.
DALLA rete ;) segnalato da Mr Worf, di Kotiomkin      

La voce della Lega (Seconda parte)

Proseguono i leghisti, dall’ex sindaco Silvano Garbelli, all’ex vicesindaco Pier Angela Vanzulli all’ex assessore Cristiano Borghi:“Oltre che essere un atto che lede fortemente il nostro diritto, costituzionalmente riconosciuto, come partito, di esprimere la nostra opinione, facciamo presente che, è esatto quando si afferma che noi abbiamo presentato il nostro articolo con qualche giorno di ritardo, infatti l’assenza dei nostri due consiglieri comunali, ci ha impedito di rispettare tale data, ma ricordiamo che nella scorsa edizione la commissione che si occupa di ricevere gli articoli che poi saranno pubblicati, ha accettato quello del vice sindaco Pierangelo Borghi con una settimana di ritardo. Tale ritardo noi lo imputiamo al fatto che il vice sindaco Borghi ha scritto un articolo che, nello stesso numero, già rispondeva al nostro, quindi il ritardo era dovuto al fatto che doveva prima leggere quanto da noi scritto per poi preparare il suo. Atto altamente scorretto, e scorretto è anche averglielo concesso da parte della commissione presieduta da un esponente della loro lista civica. Quando costoro erano minoranza in consiglio comunale, ci hanno accusato sui giornali e con relazioni di otto pagine in consiglio, di essere dei piccoli dittatori, non democratici, che con la forza imponevano il loro “potere”. Invece lasciavamo parlare tutti, come è giusto che sia, e stavamo ore in consiglio ad ascoltare i sermoni di Borghi quando ci accusava di tutte le nefandezze di questo mondo. Mancava la peste e poi eravamo colpevoli di tutto. Bene, questi strenui difensori della democrazia ora ci imbavagliano”.

La Lega annuncia:“Adesso ci siamo stufati, per un po’ li abbiamo lasciati amministrare, per evitare che si dicesse che ci accanivamo su questi giovani inesperti che “dovevano dimostrare il loro valore”. Dopo più di un anno i risultati sono deludenti, quindi non hanno più scuse e noi, a difesa dei molti gerenzanesi che alle elezioni ci hanno dato la loro fiducia, ci attiveremo su ogni pratica per verificarne la correttezza amministrativa e l’opportunità per i cittadini. Questo loro comportamento ci spinge a tornare in campo per difendere il nostro diritto di rappresentare la forza politica alla quale apparteniamo, la Lega Nord”.

La voce della Lega (da varesenews)

L'Amministrazione comunale si lamenta della pesante eredità lasciata dall'amministrazione leghista, ma noi ci chiediamo quale sarebbe questa eredità tanto negativa? Abbiamo lasciato un Comune con un bilancio in attivo, inserito in un elenco di soli 143 comuni virtuosi in tutta Italia, per questo risultato da noi ottenuto per anni, secondo quanto si dice nella nuova finanziaria, il nostro Comune, quindi l'amministrazione attuale, potrà avere la possibilità di usare più denaro che ha in cassa, per dare servizi ai gerenzanesi. Non abbiamo lasciato discariche da bonificare, fermi cantiere da risolvere, cattedrali nel deserto, ci riferiamo al palazzetto dello sport ed opere essenziali da fare, perchè sia chiaro, quando ereditammo Gerenzano nel  lontano 1994, la situazione era allo sbando anche grazie a persone che oggi appoggiano questa amministrazione e che ovviamente hanno perso la memoria. Quindi la nostra eredità è stata per loro molto più che cospicua.
Ci compiacciamo poi con l'Assessore Pini, che finalmente ha dato segni di vita, infatti ha dichiarato di aver ottenuto un grande risultato facendo inserire lo spazzamento strade nel capitolato dei rifiuti. Sinceramente noi non ci avevamo pensato alla pulizia conto terzi perchè avevamo la macchina spazzatrice e a tal proposito ci chiediamo dove è finito tale mezzo? E gli operai che erano deputati al suo utilizzo dove e come sono stati reinseriti in comune?

Siamo sicuri Pini ci risponderà non solo sui giornali, ma anche in forma scritta, magari non dopo 4 mesi dalla presentazione delle nostre richieste, e, visto questo suo successo, ci aspettiamo anche che le strade finalmente siano pulite, perchè tutta sta pulizia, fino ad oggi, non la vediamo.
Tornando al veto che ci ha impedito di pubblicare il nostro articolo sul giornale comunale, riteniamo che il presidente della commissione giornale, Sig. Francesco Zaffaroni, non abbia svolto il suo compito correttamente infatti non ha indetto una riunione per decidere il da farsi, ma autonomamente ha inviato delle mail al nostro rappresentante all'interno di detta Commissione, il Sig. Ambrogio Clerici, che abbiamo in copia, le quali provano questo suo atto d'imperio che si è trasformato nell'esclusione del nostro testo.
Sui giornali l’Amministrazione Comunale si è giustificata dicendo che noi sapevamo da mesi di dover presentare l’articolo, mentre nelle mail inviateci dallo Zaffaroni, ci vengono dati 4 giorni per presentare il nostro testo.
Quello che più ci indigna è che l’articolo pubblicato nel primo numero del giornale comunale dal Vice Sindaco Borghi è pervenuto alla commissione una settimana dopo la scadenza per la presentazione ed è stato accettato, detto testo conteneva ben poco correttamente, la risposta al nostro articolo pubblicato nel medesimo numero.

Come dice lui una coincidenza, ma un proverbio dice che a pensar male si fa peccato ma si indovina e quanto accaduto è troppo smarcatamente poco coincidenza.
Ma sappiamo che il vice sindaco fa il bello e cattivo tempo con il suo gruppo quindi non ci aspettavamo certo che il presidente della commissione giornale gli dicesse di no, non lo fa il Sindaco!
Comunque il presidente Zaffaroni si è comportato scorrettamente e per questo chiederemo le sue immediate dimissioni perchè è ovvio che non è all'altezza del suo compito. Aggiungiamo che detto comportamento non è dovuto ad inesperienza, ma al voler favorire l'Amministrazione che lo ha nominato.
Forse non si è accorto, ma ha tolto ad un partito politico la possibilità di esprimersi, atto gravissimo e fortemente lesivo sia del nostro diritto che della democrazia, perché sia chiaro che quando ci si riempie la bocca con paroloni quali libertà di espressione e si decide di far parlare tutti, poi bisogna farlo anche se l’articolo da pubblicare da fastidio perché parla del loro aumento delle tasse.

mercoledì 16 ottobre 2013

Informare il Cittadino: Prelievo forzato

"Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) pronto a prelevare "temporaneamente" il 10% del risparmio privato nei 15 paesi della zona euro come veicolo per affrontare i problemi di sostenibilità del debito pubblico. Lo scrive il quotidiano belga L'Echo: la proposta dell'istituto guidato da Christine Lagarde, secondo quanto riportato dal giornale, sarebbe contenuta in un documento intitolato "Proposte del FMI sulla crisi fiscale". Con all'interno un sottocapitolo della relazione intermedia curata della Agenzia per le tendenze finanziarie (Fiscal Monitor) dal titolo "Un contributo straordinario dalla ricchezza privata". Pur di non commettere gli stessi errori della Grecia, dice a mezza voce un banchiere, meglio picchiare subito sui correntisti. Il Fondo precisa che non ci sono stati i risultati attesi e le misure imposte in questo biennio di crisi greca non hanno portato ad una riduzione effettiva del debito pubblico. Si tratta di una notizia che, se fosse confermata, aumenterebbe esponenzialmente la tensione con il rischio di una corsa ai bancomat così come è accaduto in Grecia lo scorso anno e anche a Cipro prima che le banche stesse rendessero inservibili proprio gli sportelli del cash, bloccandoli per diversi giorni." segnalazione da LaFucina

venerdì 4 ottobre 2013

Sabato 5 ottobre


Milano. 5 Ottobre, assemblea di Ross@
Lavorare, obbedire, tacere!
Il profitto ha bisogno di pace sociale 
Noi non ci stiamo! 
Vogliamo costruire l’unità delle forze antagoniste, in alternativa al centrosinistra
Sabato 5 ottobre, ore 10.00 Assemblea al Liceo Carducci In Via Beroldo 9 
Atm: M1M2 Loreto, 1, 55, 56, 9091 
Con: Nicoletta Dosio (No Tav), Giorgio Cremaschi

mercoledì 2 ottobre 2013

Voi siete merde! (Voi siete niente)

"Onorevoli" colleghi, Quello che si sta verificando in questi giorni non è solo l'ennesimo schiaffo all'ordine costituzionale, non sono solo le disperate manovre eversive del leader di un partito politico che rischia di affondare. Qui è un paese intero che sta affondando. Altro che agibilità politica di un singolo: qui è in gioco la sopravvivenza collettiva della nazione. Sarebbe quasi scontato ripercorrere la "folgorante" carriera politica del Senatore Berlusconi: tessera n° 1816 della P2, celebre loggia massonica illegale ed eversiva, qualche decina di leggi ad personam e ad aziendam fatta approvare negli ultimi vent'anni per schivare le sentenze all'ultimo minuto e ora una condanna a 4 anni per frode fiscale, per ironia della sorte grazie a una legge votata proprio dal suo partito. Ma il Senatore Berlusconi, con tutto il rispetto, è solo il passato. Buona galoppata verso casa Cavaliere. Le piacerebbe continuare ad affrontare i suoi processi da Senatore o, come un tempo, da premier. Stavolta niente più lodi Alfano, niente più legittimi impedimenti, forse il PD ci farà persino il regalo, per una volta, di non farvi più da spalla come in passato presentando, che so, un lodo Letta... si deve soltanto applicare la legge, in giunta e in aula, e vorremmo che fosse senza voto segreto. Mettiamoci la faccia, quando diremo che LA LEGGE, IN ITALIA, E' UGUALE PER TUTTI. Non potremo dire che ci mancherà, semplicemente perché, considerando il 99% delle sue assenze, è già un evento vederla tra noi. Alla faccia della responsabilità verso il Paese. Sì, perché voi eravate il governo dei "responsabili". Ve ne siete responsabilmente fregati dell'aumento dell'IVA al 22%, ve ne siete consapevolmente dimenticati della tanto sbandierata abolizione dell'IMU sulla prima casa, che noi avevamo proposto in alcuni emendamenti: PDL, PD e Scelta Civica hanno votato NO. Forse non apprezzavano il fatto che la copertura da noi indicata derivasse dall'aumento delle tassazioni sulle speculazioni finanziarie e sui guadagni dei concessionari del gioco d'azzardo. Rischiare di penalizzare gli amici degli amici che gestiscono le slot machines? Non sia mai. Le tasche dei comuni mortali sono più comode per trovare il miliardo e 900 milioni che gli avete condonato. Già, perché quando abbiamo proposto di eliminare questa vergogna, avete votato CONTRO. Molto più importante, senz'altro, modificare in fretta e furia la Costituzione nata dalla rinascita dopo la tragedia della IIa Guerra mondiale e della dittatura, delegando l'operazione a 40 presunti "saggi", aggirando quell'articolo 138 che è garanzia della nostra democrazia e della nostra libertà. Salire su un tetto è un grave oltraggio alle istituzioni. Spazzarle via con un colpo di spugna, invece, è un atto dovuto. Se questa è saggezza, beata ignoranza. In questi anni non avete fatto altro che recitare beffandovi di 60 milioni di persone. In questi giorni avete messo in scena l'ennesima puntata, dando il meglio di voi. Mi alzo la mattina e si sono dimessi i parlamentari del Pdl. Ma non c'è crisi di governo. Faccio colazione e si dimettono pure i Ministri. Mi lavo i denti e forse le avete ritirate. Tempo di portare il bambino a scuola, e si è ufficialmente in piena crisi. Insomma, la situazione è grave, ma non è mai seria. D'altronde non sarebbe una gran perdita questo esecutivo: vogliamo ricordarlo qualcuno dei vostri exploit? 30 Luglio 2013: il MoVimento 5 Stelle presenta un emendamento per bloccare l'aumento dell'IVA. Copertura finanziaria garantita tramite tagli a inutili megaprogetti del Ministero della Difesa, aumento della tassa sulle transazioni finanziarie da 0,2 a 1%, la famosa Tobin Tax, riduzione del 2% di tutte le spese delle pubbliche amministrazioni, ovviamente escludendo la scuola, la sanità, la cultura, la ricerca, di norma i primi settori dove VOI andate a battere cassa. Rimborsi elettorali, il buon vecchio finanziamento pubblico ai partiti. Quello del referendum ignorato... ve lo ricordate? 92 milioni di € l'anno. Bella sommetta. E lei, Presidente Letta, il 24 Maggio 2013 aveva promesso agli italiani che lo avrebbe ABOLITO. Basterebbe una sola firma. Il MoVimento 5 Stelle ha già restituito i 42 milioni di euro che ci sarebbero spettati: non servono tutti questi soldi per sostenere le proprie idee. Come non servono 14.000 € al mese per vivere dignitosamente da parlamentare, mentre pretendete che i cittadini campino con 900 €! Abbiamo proposto di istituire il reddito di cittadinanza, ci avete riso in faccia. In compenso, lo slogan "nessuno deve rimanere indietro" vi è piaciuto così tanto che avete finito per copiarcelo, presidente Letta. Ma noi non siamo gelosi. Copiate anche le proposte e le nostre idee al posto di dire sempre NO! Realizzatele una buona volta! F-35: il MoVimento 5 Stelle propone il taglio del programma. Tanto per cambiare, ancora no. Potevano essere un miliardo e 300 milioni di € l'anno da destinare all'economia reale, alle piccole e medie imprese, ai servizi sociali per i quali i soldi, invece, non ci sono mai. Volevamo sospendere il pagamento dell'IRAP per le piccole imprese che assumono almeno 5 giovani. Neanche per sogno. Continuiamo a mandare i neolaureati all'estero con biglietto di sola andata. Abolire la TARES, l'ulteriore salasso ereditato dal Governo dei tecnici. Volevamo inserire la tariffa puntuale: più ricicli meno paghi, più inquini più paghi. Difficile da capire? Evidentemente sì, perché pure stavolta al MoVimento 5 Stelle avete detto che non è possibile. Questa maggioranza non ha saputo nemmeno produrre una legge efficace contro l'omofobia, persino quando non sono i soldi ma i principi etici ad essere in ballo non riuscite a fare la cosa giusta, anzi vorreste permettere ai partiti e alle organizzazioni religiose di rilasciare dichiarazioni discriminatorie spacciandole per libertà di opinione. E non provate nemmeno un briciolo di vergogna a illudervi che sia vero. Siamo stati noi i primi a chiedere nel 2007 di cambiare la legge elettorale: l'abbiamo fatto, presentando la proposta "Parlamento pulito". Quella proposta che avete ignorato per 6 anni, fregandovene delle firme di 350.000 cittadini. Voto di preferenza, limite massimo di due legislature SENZA eccezioni, decadenza e incandidabilità dei condannati, a noi non serviva la legge Severino per sapere cosa fosse giusto fare. 29 Maggio 2013, altra data che ricorderemo, più che altro perché, per una volta, la proposta che bocciate non è nostra: alla Camera, PD e PDL votano contro la mozione Giachetti, SUO compagno di partito Presidente Letta. Mica uno di quei grillini catto-fascio-comunisti, classificati secondo la convenienza di giornata. Ma lei in diretta, su una televisione pubblica in prima serata MENTE, nel METODO e nel MERITO. Racconta agli italiani che siamo noi a non voler cambiare il Porcellum, a chiacchiere, mentre siete voi a salvarlo, coi fatti. E di cose giuste da fare non ne abbiamo solo proposte moltissime, siamo riusciti a farne approvare anche diverse, difendendole con le unghie e con i denti: grazie agli emendamenti del MoVimento 5 Stelle la legge contro lo scambio elettorale politico-mafioso è stata corretta, le norme contro il femminicidio sono state rafforzate e migliorate, il pagamento prioritario delle aziende rispetto alle banche è diventato realtà, non il solito "faremo, vedremo"... anzi "Vedrò", per usare il nome della sua fondazione dell'inciucio! Sono andate in porto le nostre proposte per sospendere le cartelle esattoriali di chi vanta crediti nei confronti dello Stato, per istituire un fondo per il microcredito a favore delle imprese con i soldi tagli alla politica, ancora in attesa del decreto attuativo da parte del vostro esecutivo. Abbiamo ottenuto norme per sviluppare la rete nelle aree rurali, per avere finalmente nomine trasparenti e meritocratiche nelle società partecipate. Disco verde, ancora, alla proroga per l'ecobonus del 65% sulle ristrutturazioni energetiche, anche per gli edifici storici, un settore che può creare fino a 500mila nuovi posti di lavoro. Approvate, infine, le nostre risoluzioni contro le classi pollaio causate dalla disgraziata riforma Gelmini. Ma non basta certo questo per darle la fiducia. Perché queste sono le nostre, non le vostre battaglie. PD e PDL spesso ci hanno dimostrato di essere complementari. Mai come in questo momento è difficile distinguere l'uno dall'altro: MENTE, Presidente Letta, sulla legge elettorale, proprio nello stesso modo ignobile in cui MENTE il "Cavalier" Berlusconi sull'IVA. Stesse modalità, stesse finalità: dare il via alla campagna elettorale prendendovi gioco di noi cittadini. La crisi vera e profonda è del popolo italiano, che non riesce neanche più a capire che cosa sta veramente accadendo. Un Presidente del Consiglio non è un politico qualunque. Un Presidente del Consiglio è una figura istituzionale, una delle più alte cariche dello Stato. Da lui ci si aspetta un comportamento ancora più irreprensibile e integerrimo di un politico normale. Deve essere l'emblema della trasparenza e dell'affidabilità. Un Presidente del Consiglio NON PUO' MENTIRE, Presidente Letta. In una qualunque altra democrazia moderna, un premier scoperto a raccontare frottole ai suoi elettori si dimetterebbe ancora prima di essere cacciato via. Lo faccia Presidente, prima ancora che sia questo Parlamento a chiederle di andarsene, perché il MoVimento 5 Stelle non le permetterà di glissare neanche un minuto, come se nulla fosse, sulla necessità di chiedere responsabilmente il voto di fiducia, quella fiducia che il MoVimento non può dare, e non darà, a chi inganna la cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle non fa alleanze e non è la ruota di scorta di nessuno, tantomeno di chi per sette mesi è stato il principale alleato del condannato Berlusconi. Qui o si governa o si va tutti a casa, non ci sono margini. Solo con un Governo a 5 Stelle potremo davvero avviare il risanamento del paese. In mezzo non c’è niente. VOI SIETE NIENTE!" Paola Taverna, M5S Senato