L’appuntamento con il primo pagamento IMU si
sta avvicinando a grandi passi. Il 18 giugno 2012 è infatti il termine per il versamento
della prima rata dell’acconto della nuova imposta municipale
unica. Ma cosa accadrà a chi non riuscirà a pagare l’importo dovuto
nei tempi previsti? A quanto ammontano le sanzioni e gli interessi per i
versamenti tardivi?
La domanda che assilla le menti di migliaia di contribuenti
italiani – che, complice l’attuale crisi economico finanziaria,
non riusciranno a far fronte alle transazioni di pagamento dell’imposta – trova
risposta nell’attenta simulazione effettuata dalla Cgia di Mestre, che
definisce come sostanzialmente irrisorie le sanzioni che i contribuenti dovranno
fronteggiare per pagare la rata in ritardo.
Per un proprietario di abitazione principale,
che entro il 18 giugno non riuscirà a effettuare il pagamento della prima rata
di 50 euro, il pagamento delle sanzioni e degli interessi sarà
pari a circa 1,60 euro aggiuntivi nell’ipotesi in cui il pagamento tardivo
avvenga entro 30 giorni dalla scadenza originaria. Chi invece sceglie di pagare
oltre il trentesimo giorno, e non va oltre l’anno di ritardo, pagherà una
maggiorazione di circa 3,13 euro. Il merito è del ravvedimento (breve o lungo),
che permette un versamento volontario, tardivo, a condizioni di penalità
fortemente vantaggiose.
Certo è, riportiamo, come la simulazione di
cui sopra prenda come riferimento il contribuente che abbia scelto di pagare
l’IMU complessiva di 150 euro in tre rate. Pertanto, le sanzioni sopra
riportate sono formulate sulla base di una rendita catastale complessiva di 430
euro, con garage di rendita pari a 91 euro, e importo da versare per la rata di
giugno pari a circa 50 euro.
E dopo un anno? Chi non paga entro il 18 giugno 2013, non
potrà porre rimedio con il ravvedimento alla propria dimenticanza. L’ente
locale potrà quindi richiedere il pagamento con la sanzione piena.
Per quanto concerne le scadenze, ricordiamo come i termini
per il 2012 siano stati fissati nel 18 giugno per la prima rata d’acconto, nel
17 settembre per l’eventuale seconda rata d’acconto sull’abitazione principale,
e nel 17 dicembre per il conguaglio.
Gli ultimi studi effettuati
Considerato che mancano solamente pochi giorni alla scadenza
con il primo appuntamento IMU (18 giugno 2012), domandiamoci ancora che cosa
accarà a coloro che non provvederanno al pagamento dell’imposta municipale
unica nei tempi dovuti. Uno scenario tutt’altro che imprevisto, considerato lo
stato di sofferenza nel quale vertono milioni di italiani.
Ma a quanto ammontano le sanzioni e gli interessi
per i versamenti tardivi? Se ne è occupato proprio in queste ore Il
Giornale, che ha intervistato Arianna Zeni, ricercatrice del Centro Studi
Eutekne. “La legge prevede, per tutti i tributi, quindi anche per l’Imu, una
sanzione in caso di omesso o ritardato pagamento, pari al 30% dell’imposta non
versata. Sulle somme non versate relative all’imposta, poi, si applicano gli
interessi di mora nella misura annuale stabilita da ciascun Comune, che non
può, per legge, superare il limite di tre punti percentuali di differenza
rispetto al tasso di interesse legale, attualmente fissato nel 2,5% annuo:
quindi possono arrivare a un massimo del 5,5%” – afferma la ricercatrice.
E i controlli, entro quanto possono avvenire?
“L’avviso di accertamento può arrivare entro 5 anni: in questo caso, quindi,
entro il 31 dicembre 2017. Esiste però anche il cosiddetto «ravvedimento
operoso», cioè un versamento volontario, sia pure tardivo, con una
penalizzazione inferiore: ed è applicabile anche ai tributi locali, come
appunto l’Imu” – conclude Zeni.
Pertanto, se l’acconto viene pagato con il ravvedimento
breve entro 30 giorni dalla scadenza la sanzione è ridotta al 3%: per
un’imposta di 100 euro, se ne pagheranno solo 3. Se invece il pagamento è
effettuato entro il termine di presentazione della dichiarazione, la sanzione è
del 3,75%.
Il pericolo dell’accertamento
Valutato che non pagare l’IMU, ma
provvedere entro il 18 giugno 2013, non apporta degli aggravi eccessivi in
materia di interessi di mora, grazie all’istituto del ravvedimento
operoso, il rischio è legato alla possibilità di subire l’applicazione
di una sanzione, che scatta in caso di accertamento. Una sanzione pari anche al
30%, cui aggiungere interessi tra il 6% e il 9%.
Per chi paga entro 14 giorni dalla scadenza, e non vi è accertamento,
la sanzione è comunque minima: pari a 0,2 punti percentuali dell’imposta per
ogni giorno di ritardo, oltre ai dietimi di interesse calcolati sul tasso di
interesse legale annuo (pari a 2,5 punti percentuali, eventualmente elevabile
dai Comuni fino a 5,5 punti percentuali).
Se si superano i 14 giorni di ritardo, la sanzione è del 3%,
oltre agli interessi. Dai 30 giorni fino all’anno, la maggiorazione ulteriore
sarà di 3,75 punti percentuali.
Pertanto, secondo quanto affermava poco fa la Cgia di
Mestre, nel caso di un pagamento Imu di 150 euro in 3 rate, per abitazione con
rendita catastale di 430 euro e garage con rendita di 91 euro, “tra interessi e
sanzioni, 1,60 euro aggiuntivi nel caso il pagamento avvenga entro il
trentesimo giorno dalla scadenza, comprensivo delle predette sanzioni ed
interessi. Oltre il trentesimo e fino ad un anno dal termine iniziale, la
maggiorazione sarà di 3,13 euro”.
Mi
son chiesto cosa succederebbe se quelli che devon pagare l’IMU entro il
18.06.12 decidessero di pagare magari tra un anno con sovrattassa di €10? Se
tutti i cittadini “tartassati/sovrattassati dallo Stato” decidessero di
ritardare per protesta il versamento della 1a rata dell’IMU e di conseguenza
l'entrata prevista dal Governo? Questi resterebbe sprovvisto di LIQUIDITA' che
già si è impegnato per salvare le BANCHE? Sarebbe un'opportunità x il Governo
per rivedere LE TROPPE CATEGORIE ESENTATE da questa TASSA INIQUA.
Ricordiamolo sono esenti: Le Fondazioni Bancarie (quasi tutte le sedi delle
Banche), le Assicurazioni, i Fabbricati Storici (nei centri storici, la
maggioranza), Edifici/Associazioni religiose (inclusi ostelli, pensioni,
convitti,hotels che comunque hanno fini di lucro, ma che godono già di benefici
fiscali)etc.
Se chi deve pagare (e son SEMPRE GLI STESSI) decidesse di pagare SI, ma con un
anno di ritardo, cosa succederebbe?
LE BANCHE: e SE TUTTI I CITTADINI
TOGLIESSERO I LIQUIDI DAI LORO CONTI?
Se è vero che l’Europa ha deciso di aiutare le BANCHE SPAGNOLE, come ha fatto
con quelle GRECHE.
Se è vero che questo comporterà un'ulteriore aggravio su tutti gli altri Stati
membri UE,tra cui l’Italia..
Se è vero che il costo di questa operazione sarà pagato ESCLUSIVAMENTE dai
CITTADINI..
Se è vero che gli Euro in aiuto alle nostre popolazioni TERREMOTATE son stati
convogliati in una fondazione bancaria e mai arrivati agli aquilani o emiliani.
Allora,dovremmo toglier anche i più piccoli risparmi ed AIUTAR DIRETTAMENTE i
nostri terremotati/disoccupati/esodati che aumentano ogni giorno mentre lo
Stato continua ad aiutar le Banche.
ADOTTA UN TERREMOTATO/DISOCCUPATO
ITALIANO e togli i TUOI SOLDI DALLE BANCHE!