venerdì 23 dicembre 2011

SEMPRE PEGGIO!

Il programma di Monti e Confindustria per le generazioni future è molto semplice: Lavorare sino a 70 anni per prendere una pensione più miserabile di quella attuale, dopo essere stato licenziabile senza giusta causa e privato del diritto di scegliere il proprio sindacato in fabbrica. Il tutto per pagare ogni anno 90 miliardi di interessi ai banchieri e aiutare gli sfruttatori italiani a competere con gli sfruttatori cinesi. Eppure questo ritorno all'800 è presentato da tutti i principali partiti come toccasana per il futuro dei..giovani. Quanta ipocrisia!
Solo una grande rivolta sociale può spazzare via tutto questo e aprire la via di una nuova società, in cui a comandare siano i lavoratori e non i banchieri. In cui l'economia sia organizzata in funzione delle necessità sociali e non del profitto dei capitalisti

giovedì 22 dicembre 2011

GRANDUCATO

"MEGLIO SOLI CHE COMPAGNI DEI LADRONI...E BELLO ESSERE ALLEGRI NE SERVI NE PADRONI"

mercoledì 21 dicembre 2011

Serpico ( dal blog di Beppe Grillo)

 


, acronimo di Servizi per i Contribuenti, è un'applicazione della Sogei per controllare i conti degli italiani. Sogei è una società di informatica passata da Telecom Italia al Ministero dell'Economia nel 2002. Le informazioni che ci riguardano saranno contenute in un milione di miliardi di byte di memoria. Duemila server che gestiscono 22.000 dati ogni secondo. Grazie a questa potenza di fuoco ogni singola transazione dei nostri conti verrà esaminata. Ogni versamento, ogni bonifico dovrà avere il suo perché, le sue motivazioni. Questo sarà possibile dal primo gennaio 2012, quando tutti i conti correnti saranno a disposizione del Fisco anche senza accertamenti in corso. E' un passo avanti verso la Repubblica Italiana dei Soviet. I Grandi Evasori non transano sul conto corrente, i Grandi Corruttori non fanno bonifici. Chi ha usufruito dello Scudo Fiscale non ha dato disposizioni alla banca per un versamento di 100 milioni di euro sull'estero.
Chi si vuole controllare? Il panettiere, il pensionato, l'artigiano, il piccolo imprenditore prossimo suicida perché lo Stato non gli paga le fatture? E quanto ci costa Serpico? In un Paese dove la banda larga è una misura dei pantaloni?
Le transazioni sul nostro conto corrente fotografano la nostra vita: pagamenti per la scuola, per le vacanze, un prestito a un amico, la tessera annuale dei mezzi pubblici, il ristorante sotto casa. Noi e il nostro conto corrente siamo la stessa cosa. Il sapere che la mia identità, di contribuente onesto, è a disposizione di decine o centinaia di persone non mi sta bene. E' violazione della privacy. Chi mi assicura che i miei dati personali non saranno violati? Il rapporto non è più tra me e la mia banca, ma tra me e il Fisco. Si dovrà rendere conto a un funzionario di un bonifico di 1200 euro al proprio zio? Stiamo scivolando lentamente verso il controllo totale della vita dei cittadini. Il motivo addotto è che stiamo per fallire, che dobbiamo salvare l'Italia. Bene! Chi ci ha portato in questa situazione, a partire dai parlamentari, renda pubblico in Rete i movimenti del suo conto corrente degli ultimi cinque anni. Ogni membro di un'amministrazione pubblica che ha indebitato i cittadini restituisca i soldi. C'è poi una domanda da fare. A cosa servono le tasse se i nostri servizi pubblici fanno schifo e quei pochi che funzionano sono falcidiati dai tagli? Se pago voglio essere servito e riverito. Il padrone di questo Paese è il cittadino, non un Governo di banchieri neppure eletto. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?) Noi neppure.
Serpico
Nota del granvisir....
Avviso ai naviganti, siamo VERAMENTE INCAZZATI,
per tutti i politici, sopratutto per quelli che DOVEVANO DIFENDERE IL SOCIALE
STATECI ALLA LARGA, NON CI AVVICINATE NON CI SALUTATE
ripeto SIAMO VERAMENTE INCAZZATI
VERGOGNATEVI BUFFONI!!!!!!!!!!!!!!


lunedì 19 dicembre 2011

I fascisti della finanza sono tornati e sono affamati dei vostri soldi! ( Beppe Grillo Blog)

Richard Cottrell
Tradotto da  Curzio Bettio

Nulla è mai veramente nuovo, sia in economia che in politica. Così, il nuovo Duce d’Italia Mario Monti sta ripercorrendo le orme di un uomo che probabilmente venera come uno dei suoi santi eroi. Quasi 90 anni fa, il primo Duce, Benito Mussolini, insediava un certo Alberto De Stefani***, uno statistico piuttosto incolore e acerbo, a dare una sistemazione all’economia italiana.
Oggi diremmo che De Stefani, come Mario Monti, era un “uomo di Friedman”. Vale a dire uno dei discepoli della scuola di economia di Chicago, distruttrice di nazioni, da associare al suo progenitore, l’azzannatore dai denti di squalo, il defunto Milton Friedman.
La “Scuola di Chicago” è un buco nero di capitalismo sfrenato, esplorato fino ai limiti estremi, che sta inghiottendo intere nazioni, e nel contempo alimenta le forze del neofascismo.
Non vi è alcuna traccia di una dimostrazione di una sola buona riuscita del friedmanismo, a meno che non si metta in conto, come una sorta di successo in un lugubre rovesciamento di senso, l’assassinio di Salvador Allende, Primo ministro del Cile, eletto democraticamente dai Cileni, e la distruzione sia dell’economia che della democrazia in Cile negli anni ’70.
 
Il programma di austerità del Duce Monti, che ha appena ricevuto applausi frenetici da parte di politici italiani di recente messi all’angolo, tornando agli anni ’20 è la copia esatta del piano miracoloso di Alberto De Stefani, come se il “caro estinto” fosse uscito dal sepolcro recando con sé le “tavole” originali.
Riduzione delle tasse (per le grandi imprese, non per i normali cittadini), liberalizzazione del mercato del lavoro (paghe più basse per più ore di lavoro), messa da parte di tutte le forme di regolamentazione della finanza pubblica, dei commerci e degli affari.
Privatizzazioni, che significa redistribuzione dei beni pubblici tra i pochi concorrenti del momento, a  prezzi abbattuti? Ci puoi scommettere!
Tagli all’istruzione pubblica gratuita, alle prestazioni di assistenza medica e sociale? Ecco, pronti!
Possiamo immaginare che il vecchio Milton e il suo discepolo, guardando in basso dalle loro poltrone celesti, in convulsa agitazione, stiano urlando come tifosi: Bellissimo, bellissimo! Avanti!
 
Nel 1925, le grandi riforme di Stefano urtavano gli scogli. Egli si tenne aggrappato alla barca, quasi, ma da allora in poi fu costretto ad assistere dai margini, dato che i capitalisti si erano impossessati della ruota del timone.
Eppure lasciava dietro di sé una “brillante” idea.
Tra le sue tante teorie sulla moneta, Di Stefano aveva pensato che gran parte di essa era posseduta dalla gente comune, su cui non si poteva fare troppo affidamento sul loro modo di spendere i soldi. Così, aveva escogitato dei buoni, dei coupon, al posto di denaro pronta cassa, per gli scambi e i pagamenti quotidiani degli untermenschen (umani delle classi inferiori!).
Quindi, isolando le masse dai soldi veri, non solo si sarebbe estratto il pungiglione dell’inflazione per sempre, ma si sarebbe creata una lira forte, in circolazione solo negli ambienti selezionati dei mercati finanziari e dei grandi affari.
 
Benito Mussolini
Questo, non vi richiama alla mente un qualcosa simile all’Euro?
Mussolini si dimostrò recalcitrante. Eppure, se non con le stesse parole, ma nondimeno con lo stesso inconfondibile significato, questo è esattamente ciò che il sig. Monti ha appena dichiarato al Parlamento italiano.
Il nuovo Duce vuole una società senza contanti. Egli intende, naturalmente, senza contanti per la gran parte della società, o in altre parole, per quel 99% di Italiani che devono essere efficacemente demonetizzati, tagliati fuori dal denaro contante reale, e costretti ad effettuare ogni transazione utilizzando pezzi di plastica bancari o governativi. O, come vedremo più avanti, con il razionamento di punti.
 
L’intenzione, afferma il nuovo governatore d’Italia non eletto, è quella di catturare il 20% degli scambi che si svolgono in un’economia sommersa. Scusate il mio italiano, ma queste sono pure palle.
Questo 20%, a cui il professore illuminato fa riferimento, è quella porzione di economia che è in gran parte nelle mani di associazioni criminali, come la Mafia. Costoro non sono abituati a pagare le tasse. E di certo non andranno a spacciare “crack” per le strade di tutta Italia in cambio di soldi del Monopoli. Potete immaginare gli esperti del “crack” nella città di Monti, Milano, emettere fattura stampata in ordine per ogni transazione ai circa 140.000 tossicomani da eroina della città ?
No, i veri obiettivi sono gli Italiani, e il loro modo abituale, irritante, non-globalista, di andare a fare “shopping”, nel vero senso della parola.
 
Questo significa evitare la catena di grandi supermercati, a favore di piccoli negozi a conduzione familiare, che vendono generi alimentari, frutta e verdura fresca, pane, formaggio, carne, pesce, abbigliamento a buon mercato, grandi contenitori di vino da tavola a prezzi accessibili, quello di cui si ha bisogno.
Gli Italiani storcono il naso a fronte di ipermercati asettici (la cui quota di mercato è pro-capite la più bassa in Europa), perché sono dipendenti in modo esasperante da questa loro graziosa abitudine di parlare quando fanno shopping (chiacchiere ristoratrici e rigeneranti, mentre si fa la spesa!)
L’andare per negozi locali o per mercatini rionali pieni di colore, e considerare questo come una esperienza socializzante, è un elemento intrinseco della vita e del carattere degli Italiani, ma non va per niente bene ai fautori della globalizzazione, che considerano la nostra vita privata e i nostri costumi come loro proprietà, “usa e getta”.
 
Naturalmente, il Duce Monti non ha mai incontrato qualche Italiano di condizione normale a Milano all’interno della sua scintillante università privata Bocconi “paga-per-imparare”(una semplice sforbiciata da 14.500 € l’anno), …ben rimpinzato (di nozioni) come i rampolli satolli della borghesia.
Costoro hanno genitori privilegiati che non pagano le tasse, non l’Italiano comune per il quale il fisco ha una gittata lunga e ben praticata. Solo 900 Italiani (su 60,2 milioni) confessano di guadagnare oltre un milione di euro l’anno.
Ora, diciamo che sei un cittadino medio portando a casa 1.500 - 1.800 euro lordi al mese in cambio di un monotono lavoro d’ufficio o in fabbrica, e ti rimarrano netti in mano circa 1.100 – 1.400 euro, tenendo conto delle tasse e delle deduzioni sociali.  
 
Eppure, Monti parla di salari eccessivi che ostacolano la concorrenza. Ma i salari di base italiani sarebbero considerati stipendi ridicoli nelle tre economie ai vertici nella zona Euro, Regno Unito, Francia e Germania.
Gli Italiani rifiutano diffidenti le banche, le carte di credito, le carte del bancomat e tutto l’armamentario del sistema globalista,  perché preferiscono fidarsi solo dei soldi nelle loro mani. Sono sempre stati pieni di irritazione nei confronti dell’euro e desiderano ardentemente un ritorno alla lira. Si fidano ancora del tanto collaudato “Calzino di Casa”, e la “Banca Materasso” (dove si nascondono i risparmi della famiglia) non è ancora caduta in disuso.
 
Visitate un ufficio postale e troverete Italiani in coda, non importa quanto lunga e snervante sia l’attesa, a pagare le bollette delle famiglie - in contanti.
La cattura di denaro depositato su conti privati ​​è un precetto fondamentale del sistema fiscale finanziario fascista di Wall Street / Bilderberg.
Si tratta di un mantra di lunga data del Bilderberg, per rimonetizzare la struttura bancaria, sequestrando tutte le dotazioni personali in contanti. Perciò, con una procedura semplice nella direzione opposta, si demonetizza la popolazione proletaria appartenente ai sistemi economici tenuti sotto vincoli, schiavizzati, un processo che ora possiamo vedere prendere piede negli Stati Uniti, Canada, Europa e Austral-asia.
 
Il denaro ordinario in libera circolazione verrà progressivamente sostituito da tessere o da buoni di acquisto per le compere necessarie. Come i buoni rilasciati nel tempo antico ai lavoratori delle miniere e delle fabbriche, questi buoni di acquisto potranno essere scambiati solo in spacci aziendali, naturalmente parliamo di supermercati, i centri di razionamento del futuro.
Questo è ciò che si intende, senza alcuna ombra di errore, per una “società senza contanti”.
Ora potete capire, se non ve ne siete già resi conto, il perché di tutto questo, perché le megabanche ovunque vanno nel panico quando i clienti delusi reclamano, chiudendo i loro conti in segno di protesta contro l’imposizione di nuove tasse e oneri mostruosi.
Questi oneri non sono niente di meno che imposte corporative del grande capitale su privati ​​cittadini. Non c’è da stupirsi che le vecchie riserve, i fidati centri di deposito, il calzino e il materasso, stanno tornando di moda in tutto il mondo.
 
Ma naturalmente c’è di più, oltre alla questione della semplice moneta.
I consumatori devono essere guidati – ammassati come un gregge, qualcuno potrebbe dire - verso i progettati centri alimentari e di consumo,  rappresentati dai supermercati.
Negli Stati Uniti, i punti vendita di alimenti freschi (di certo, non-supermercati) sono già perseguitati e sotto pressione per motivi pretestuosi di salute e sicurezza. La medesima mania della sicurezza dalle malattie si è diffusa alla Gran Bretagna.
Il continente Europa è un obiettivo più difficile da colpire, ma anche qui si sta organizzando l’attacco. Non passerà molto tempo prima che la Polizia responsabile del controllo sugli alimenti inizierà ad importunare le bancarelle del mercato, facendo abbassare le saracinesche a quei …delinquenti trasgressori, la cui produzione viene giudicata da alcune imposizioni normative come di non buona qualità, o non coltivata e commercializzata secondo le specifiche estate, stabilite da funzionari burocrati.
 
Ricordate il grande cetriolo velenoso che tanto ha spaventato la gente questa estate? Registrate questo come un “processo in corso per screditare i produttori e i rivenditori indipendenti”.
Sono posti in atto tutti i meccanismi necessari in tutta l’Unione Europea. Non c’è bisogno di nuove imposizioni terribili per completare la bibbia esistente della follia ortofrutticola conosciuta come Politica Agricola Comunitaria (PAC).
Alcuni anni fa ho scritto un librettino di un qualche successo dal titolo “The Sacred Cow - La vacca sacra”, in cui mettevo in evidenza come  l’allevamento di bestiame agro-industriale veniva incoraggiato da Bruxelles come fucina delle catene alimentari che un giorno avrebbero incatenato noi e le nostre famiglie.
 
Avevo proprio visto nel giusto!
Molti Italiani nutrono la speranza che questo a loro non potrebbe mai accadere. Le loro espressioni cambiano quando ricordo che ora stanno vivendo governati da una giunta non eletta, per la prima volta dalla caduta del dittatore Benito Mussolini nel 1944.
 
[Nota della redazione: qui negli Stati Uniti, il Dipartimento della Sicurezza interna ha cercato di trasformare l’uso del contante in un indice di possibili attività terroristiche. Sono già arrivati al punto di chiedere la collaborazione della catena degli American Hotel e dell’Associazione dei proprietari locatori, per distribuire una guida che afferma che l’insistenza sulla privacy e l’utilizzo di denaro contante costituiscono ragioni per ritenere un ospite un potenziale terrorista. La demonizzazione dell’utilizzazione di denaro contante per le transazioni aumenterà in una spinta globale verso una società senza contanti.]

venerdì 16 dicembre 2011

FIDUCIA AL GOVERNO MONTI,GRAZIE PD!

Un grazie enorme al Partito Democratico da parte di tutti i pensionati, i lavoratori dipendenti, i lavoratori precari , i disoccupati ed i poveri cristi.
Alle prossime elezioni quando farete fatica a raggiungere il 4% ne riparleremo..................
Siete solo dei b.....i e siete destinati a sparire.
BASTA CASTA
BASTA GOVERNO DEI BANCHIERI

martedì 13 dicembre 2011

AMMINISTRATIVE 2012 ATTO SECONDO

 Mi giungono voci che all’avvicinarsi delle amministrative vi è già qualcuno che comincia a spararle grosse.
Una su tutte, trattasi di una Lista civica che pronuncia dal proprio BLOG di essere una lista slegata dai partiti, si professano verginelli, senza intese con la CASTA.
MA VA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Alle scorse elezioni, i signori andavano sbandierando che con i partiti non centravano nulla, salvo poi ricevere l’appoggio ufficiale ( e se ne vantavano pure) di formazioni politiche.
Ora dopo il fallito accordo con il PD, ricorderete tutti i volantini ed il gazebo, stanno lavorando allegramente con parte del PDL ( forse la parte peggiore visto che sembrerebbe molto legata a CL)
E affermano che con la casta non centrano nulla!!!
MA COSA SI DEVE SENTIRE!!!!!!
E dalla casta hanno già imparato molto.
Vedi tessera ecc.
RICORDATEVI UNA COSA, LA VERA ED UNICA LISTA CIVICA APARTITICA A GERENZANO E’ IL GRANDUCATO.
Forse un errore di gioventù l’abbiamo fatto anche noi, incontrando una delegazione del PDS, ma trattasi d’ERRORE e senza ombra di dubbio non succederà più.
Comunque vada non riuscirete ad ingannare i GERENZANESI, loro sanno che la LISTA CIVICA per eccellenza siamo NOI.

GERENZANESE SCEGLI CHI AMA GERENZANO, SCEGLI GRANDUCATO

Non cadiamo nel tranello di chi ha la coda di paglia.
Le bugie hanno le gambe corte!!!!

lunedì 12 dicembre 2011

ADESSO BASTA!!!!

La carneficina sociale predisposta dal governo dei banchieri non può essere oggetto di negoziato. Non si tratta di mendicare al tavolo di Monti la foglia di fico di qualche elemosina “umanitaria”, come vorrebbero Camusso, Bonanni, Angeletti. Si tratta di rovesciare il tavolo. Non basta l'odierno sciopero di testimonianza. Occorre una prova di forza di massa, a carattere continuativo, capace di imporre il ritiro della manovra e le dimissioni del governo. Non si invochi lo spettro della possibile “catastrofe” economica per chiedere ai lavoratori la resa. La catastrofe c'è oggi, nelle condizioni quotidiane di milioni di lavoratori, giovani, pensionati, condannati alla disperazione dalle leggi folli di un capitalismo fallito.
Gridiamo basta a questi sciacalli, cacciamo la CASTA

PER TUTTI QUELLI CHE RITENGONO NECESSARIO MODIFICARE IL SISTEMA PREVIDENZIALE........MA PERCHE' NON VI IMPICCATE!!

Gli italiani si ammalano sempre prima e vanno in pensione sempre dopo. Dal luogo di lavoro si finisce direttamente in una stanza di ospedale o in ospizio, se non si muore prima. Stiamo diventando una nazione di vecchi malati. L'aspettativa di una vita sana in Italia negli ultimi anni si è dimezzata. Un dato spaventoso dovuto a molte cause: l'ambiente, l'alimentazione, lo stress, le nuove povertà. L'età pensionabile andrebbe diminuita, non aumentata. Neppure i faraoni o i romani sfruttavano così i loro schiavi.

In Italia si vive sempre di più, ma sempre peggio. Per ogni mese di vita che “guadagniamo” di anno in anno, ne perdiamo dieci in termini di salute. Negli ultimi cinque anni, ogni anno abbiamo incrementato di tre mesi l'aspettativa di vita, ma anticipato di 30 mesi l'incorrere di malattie che compromettono la qualità della vita.

Intervista a Valerio Gennaro, oncologo ed epidemiologo.

"Ciao a tutti, sono Valerio Gennaro, medico ricercatore da circa 30 anni. Faccio l’oncologo ed epidemiologo e mi occupo di capire perché la gente si ammala e come sta nell’ambiente di vita o di lavoro. Ho scoperto una statistica. Sono dati ufficiali dell’Eurostat, sono le statistiche che ci diffondono regolarmente sullo stato di salute degli italiani. Ci stanno dicendo che la salute degli italiani migliora di anno in anno in termini di aspettativa di vita complessiva. In effetti la statistica ufficiale dell’Eurostat dice che le donne italiane a 65 anni hanno ben 22 anni di aspettativa da vita. Il dato è in aumento, quindi una donna di 65 anni nel 2008 può attendersi di raggiungere gli 87 anni: una bellissima notizia che viene usata anche per calcolare le pensioni, per motivare il fatto che se si vive di più, bisogna lavorare di più. Quello che ho scoperto è l’altra statistica fatta dall’Eurostat che dice una cosa complementare.

Parla di qualità della vita, non tanto di quantità, ma di qualità. L’Italia era in posizioni perfette, magnifiche fino al 2003. Dal 2004 ha cominciato a scendere ed è crollata sotto i livelli medi nel 2008. Questo dato significa che nel 2003 una donna italiana di 65 anni aveva circa 13/14 anni di aspettativa di vita sana di fronte. Nel 2008 da 14 si è passati a 7. C’è stato un dimezzamento dell’aspettativa di vita sana. Nel grafico, l’ascissa indica il periodo di calendario, dal 2004 al 2009, l’ordinata gli anni di aspettativa di vita sana della popolazione paese per paese rispetto al resto dell’Europa, al valore massimo, medio e minimo europeo.
Questa statistica la dice lunga sulla qualità della vita della popolazione italiana. Si tratta di qualcosa che percepiamo e per questo siamo andati a cercare queste statistiche. Avevamo fiducia che l’Europa le avesse e che in qualche modo utilizzasse i dati. Abbiamo verificato che si parla solo di quantità e ne si magnifica il dato positivo, ma si ignora e omette colpevolmente, il dato della qualità della salute. Questo è un dato che dobbiamo rimettere al centro. Dobbiamo ricordare, quali cittadini consapevoli e impegnati, che questi sono i parametri su cui si deve basare la misurazione di una società, la salute dei propri cittadini. D’altra parte, come ci ricorda l’Art. 32 della Costituzione, la salute è un fatto singolo, ma anche bene collettivo.
Questa è una statistica, possiamo utilizzarla per difenderci. Esiste una tendenza di far credere che la salute che stiamo perdendo sia legata soltanto ai nostri problemi familiari, alla nostra genetica, all’ereditarietà. In realtà il problema vero è che c’è un problema sociale, non legato alla ereditarietà, ma causato dallo stile di vita, dalla qualità della vita che sta crollando in Italia in modo progressivo.
Le linee indicano chiaramente il valore massimo dei paesi europei migliori, il valore medio e quello minimo.
Osserviamo la situazione dei bambini. L’aspettativa di vita alla nascita è un buon indicatore che ci permette di capire l’aspettativa di vita sana dei nostri bambini. In Italia, le bambine vantavano i migliori livelli di aspettativa di vita sana nel 2004. Questi livelli sono letteralmente precipitati nel 2008. Una bambina italiana nata nel 2004 presentava 71 anni di aspettativa di vita sana. Nel 2008 il dato è crollato a 61. Una società che progredisce non può avere questi crolli. Ci sono responsabilità politiche, sociali, economiche che dovremmo individuare. Dobbiamo cominciare a studiare immediatamente le cause di questo fenomeno. Propongo che si interrompa il silenzio colposo su questa situazione. Ci si chiuda in una stanza fino a che non si sia deciso cosa fare, perché questa è una priorità nazionale. Non possiamo permetterci di far crollare la qualità della vita della nostra popolazione in questo modo, in così breve tempo!
Vogliamo misurare la qualità della vita? Non è un indicatore statistico e basta, è un segnale di progresso e l’Europa ci consiglia di usare questo dato per valutare il progresso di un paese rispetto a una media europea.
Aumentare la quantità di vita è importante, ma non anticipare la malattia è altrettanto importante. In Italia per ogni mese di vita in più che “guadagniamo” di anno in anno, ne perdiamo 10 in termini di salute, anticipando la nostra malattia di 10 mesi per ogni mese. A conti fatti, ogni anno guadagniamo 3 mesi ma ne perdiamo 30 in termini di salute. Questo è un dato estremamente drammatico, deve essere messo tra le priorità, all’ordine del giorno delle scelte sanitarie e politiche della nostra Nazione!"

mercoledì 30 novembre 2011

E TUTTI LO SANTIFICANO!!!!!!!!!!!!

Ecco finalmente il nostro Super Mario fa conoscere a tutti i suoi veri intenti.
Da perfetto uomo banca prende il potere commisariando l’Italia come se si trattasse di un piccolo comune qualunque, e subito decide di tartassare il popolo sovrano con , si vocifera, aumento dell’iva e reintroduzione dell’ICI.
Ma come se non bastasse decide di apportare modifiche da vero filibustiere sulle pensioni.
Forse non ci rendiamo conto cosa voglia dire lavorare 43 anni in fabbrica!
Pensiamo a chi a iniziato a lavorare a 14-15 anni, e col passare degli anni si è visto più volte modificare le condizioni per poter uscire in pensione.
Ricordo che quando il primo governo Berlusconi decise di apportare modifiche alle pensioni, le fabbriche si fermarono subito e scesero in piazza a protestare ( io ero presente)
Ora invece tutti contenti e felici di appoggiare questo st….o , passi fin che ad appoggiarlo siano le forze conservatrici, ma che anche il Partito Democratico stia in silenzio questo è scandaloso.
E quindi chiaro cosa sta succedendo, la CASTA prima di toccarsi i suoi privilegi si è compattata per colpire ancora una volta noi poveri cristi.
Anzi per onore di cronaca, sembra che dai prossimi mandati verranno riviste le condizioni sul vitalizio dei parlamentari
Attenzione, dalla prossima legislatura, perché NON SI POSSONO toccare i LORO diritti aquisiti.
I nostri invece NON ESISTONO!!!
Adesso BASTA , mandiamoli tutti a c….e, non votiamoli più, BASTA PARTITI BASTA CASTA.
Da oggi se incontrate un esponente dei partiti casta iniziamo a mandarli a quel paese, iniziamo dalla base, iniziamo nei comuni, iniziamo a Gerenzano.
Cosi come dalla base bisogna partire per ricostruire questo paese, dobbiamo cominciare a cambiare, è necessario cambiare, fuori i partiti dai comuni, fuori tutti quelli che mascherandosi dietro liste civiche civette mangiano con i partiti, scegliamo le liste civiche slegate dai partiti.
ALLE PROSSIME AMMINISTRATIVE SCEGLI CHI VUOLE VERAMENTE CAMBIARE:
SCEGLI GRANDUCATO

mercoledì 23 novembre 2011

Come siamo messi!! ( dal Blog di Beppe Grillo)

"Innanzitutto ciao a tutti. Non ci vediamo da un po’ di tempo. Mi sto dando all’agricoltura: mi sto preparando per il futuro. Ho un pezzo di fasce e un orto. Sto facendo il mio orto: sto picchiando con la natura, con l’insalata. Ho trovato l’acqua di un pozzo che c’era lì, ho fatto della legna. Sto veramente preparandomi per il futuro che sarà quello poi!
Non ce la faccio più a sentire queste cose sul debito. Mi faccio un complimento perché ho qui la lettera del marzo 2008, stampata dal blog. Dicevo allora quello che accade adesso. Perché lo dicevo io? Cosa ho io di incredibile che posso anticipare queste cose? Assolutamente nulla. Sono libero di dire le cose. Come per Parmalat, quando ho anticipato di un paio di anni quello che sarebbe successo, era semplicissimo anticipare dove il debito ci stava portando e dove aveva portato il Paese, l’Europa, il mondo. Qui c’è la metafisica. Vi dico cosa scrivevo: "Lo stato d'assedio proclamato questa notte dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha esasperato la popolazione logorata dalla gravissima crisi economica. Durante la notte la gente si è riversata nelle piazze delle principali città del Paese, ignorando le misure prese dalle autorità e chiedendo le dimissioni del ministro dell'Economia Giulio Tremonti". Tremonti si è dimesso ed è caduto il Governo Berlusconi. Lo dicevo 3 anni fa: "il debito ci sovrasterà". Dicevo tutte queste cose, ma le dicevo io! Ma Monti, questi professori, i grandi professori con lauree straordinarie, dove erano? A prendere degli stipendi nelle università. Io mi sono esposto. Facevo il comico e mi sono giocato una parte dei miei fan, lo capisco perché mi vedono parlare di cose che non sono forse adatte alla mia professione, ma mi sono giocato un po’ della mia vita. L’ho messa in gioco e questa gente invece cosa fa? Adesso è al governo e propongono un’IVA dal 21 al 23. Quando l’ha fatto Berlusconi era il 21 ed ecco subito: "le misure inique per i meno abbienti". Infatti l’IVA colpisce i poveracci. Al 23 va tutto bene? Questi pensano di fare delle manovre straordinarie economiche toccando queste fasce e non dando nulla?!
Ho letto la prima intervista di questo Ministro che si chiama ancora dell’Ambiente, non so il perché. Ha detto quattro cose: "il nucleare possiamo ritornarci perché quello sicuro mi convince, gli Ogm sono buonissimi, li assaggio tutti i giorni, l’acqua forse diventerà di nuovo privata perché è logico che diventi privata perché non ne possiamo fare a meno, gli inceneritori vanno bene, la Tav si farà sicuramente e il ponte sullo Stretto è un progetto entusiasmante. In 4 righe si è messo conto a 30 milioni di italiani. O è scemo o non può pensare di governare, di fare il Ministro, senza parlare alla società civile che è quella che ha sostituito la politica oggi.
Ma scrivevo queste cose, le ho sempre scritte. Sono finito sul Time, ma ho scritto al Time: "siete pazzi, levatemi subito da quel giornale lì. Non appartengo a queste consessi della conoscenza e della cultura mondiale, sono solo un cittadino normale che osserva con senso critico". Ma allora chi erano questi? Chi sono questi che sono stati tappati nelle università e non si sono messi in gioco minimamente, perché non hanno gridato queste cose? Le gridavo in Piazza Navona tre anni fa quando guidavo al NoCav Day. Ero al telefono e gridavo: "guardate che non è il problema di questo nano malefico, il problema è il debito". Avevamo 500 mila industrie che stavano chiudendo. Parlavo di queste cose, volevano interrompermi l’audio, sono andati dal fonico a dire: "chiudete subito questo audio, uno di Micromega, ha detto: chiudete subito, dice delle cose terribili!".
Dico cose terribili, che poi sono cose normali, che dovrebbero dire i giornali ma non possono perché sono dentro un groviglio di conflitto di interessi che fa paura! Allora questa gente, se vuole riconquistare credibilità in Europa, che non c’è più, e in questo Euro, che non c’è più, se vuole guadagnare un po' di credibilità dagli italiani, cominci a dire: "bene, vi chiediamo dei sacrifici ma da un’altra parte ne facciamo anche noi: dimezzamento dei parlamentari, non si possono più coprire più incarichi contemporaneamente - non puoi fare il Sindaco e il Senatore - via i vitalizi, abolizione nelle province, accorpamento dei comuni". Qualcosa ci devi dare in cambio Monti, altrimenti non sei credibile, tornatene all’università!
Poi una cosa, se questo è un governo tecnico di professori e di tecnici traghettatori verso le elezioni del 2013 e dato che la classe politica è stata commissariata - perché non c’è più - dovete fare una cosa, secondo me basilare: togliere lo stipendio a questi politici commissariati che non servono più! Perché dobbiamo continuare a pagarli fino al 2013? Sono fuori, sono post mortem. Basta soldi a questa gente. Fate una mossa così e vi ringrazierà il popolo italiano per qualcosa, sarete ricordati un minimo, altrimenti scomparirete nelle nebbie della storia!"

venerdì 18 novembre 2011

Dal blog di Beppe Grillo (povera italia)


L'Italia ha un debito pubblico insostenibile perché per quasi la metà è posseduto da banche e Stati stranieri. Il Giappone con un rapporto debito/Pil superiore al 200% non fallisce perché i suoi titoli sono stati acquistati in assoluta prevalenza dal mercato domestico. Ci tengono per le palle e hanno nominato un commissario liquidatore. Non vogliono perdere i loro investimenti, in particolare le banche francesi. Se in questi anni avessimo seguito la politica della prudenza, invece di vendere a piene mani i nostri titoli pubblici per Grandi Opere improbabili, Enormi Sprechi, Finanza Elettorale e Infrastrutture Inutili, oggi saremmo liberi di decidere il nostro destino. Non è così. Ci ripetono che non ci sono alternative per evitare che in realtà ci possano essere. I partiti sono dei cadaveri. Potrebbero licenziare tutti i parlamentari, nessuno se ne accorgerebbe. A cosa servono? A sproloquiare dai banchi a nostre spese, mentre le decisioni sono prese dalla Bce e dalla Merkel?
Questo blog, ignorato e spesso deriso, ha annunciato per anni, mentre infuriava il bunga bunga sui media, il disastro finanziario e politico che ci aspettava. La democrazia è ormai un parola vuota, sostituita dall'eurocrazia. La velocità delle decisioni avvenute sopra la testa del Paese ha però in sé qualcosa di strano, di innaturale. Sa di commedia, di teatro dell'Arte. Un senatore a vita in poche ore e un governo di non eletti in una settimana. Il popolo italiano trattato come un servo sciocco. Perché è avvenuto ora? Perché questa fretta? La crescita del nostro Pil, anche se ridicola, è stata superiore nel 2011 alla maggior parte delle nazioni UE, le esportazioni sono cresciute del 10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il deficit di bilancio è sceso dal 5,5% al 4%. Siamo scivolati sullo spread, ma chi ha fatto salire lo spread in modo vertiginoso in pochi giorni? E per quali scopi?

Intervento di Nigel Farage, presidente del gruppo Europa della LIbertà e della Democrazia al Parlamento Europeo

"Eccoci qua, sull'orlo di un disastro finanziario e sociale e abbiamo oggi nella stanza le quattro persone che sarebbero dovuti essere responsabili. Abbiamo ascoltato i discorsi più ottusi e tecnocratici che abbia mai sentito. Siete tutti a negare! Secondo qualsiasi misuratore oggettivo, l'Euro è un fallimento. E chi è il responsabile? Chi è in carica di voi? La risposta è ovviamente: "Nessuno di voi, perché nessuno di voi è stato eletto. Nessuno di voi ha una legittimazione democratica per il ruolo che ricoprite in questa crisi." E in questo vuoto, seppur controvoglia, è entrata in scena Agela Merkel e viviamo ora in un'Europa dominata dalla Germania. Un'eventualità che il progetto europeo intendeva escludere. Una situazione per prevenire la quale chi ci ha preceduto ha pagato un caro prezzo in sangue. Io non voglio vivere in un un'Europa dominata dalla Germania e non lo vogliono i cittadini europei. Ma voi avete avuto un ruolo in tutto ciò. Perché quando il primo ministro Papandreou si è alzato e ha usato il termine "referendum" lei, signor Rehn lo ha descritto come una "violazione della fiducia", e i suoi amici qui si sono radunati come un branco di iene attorno a Papandreou, lo hanno fatto rimuovere e rimpiazzare con un governo-marionetta. Che spettacolo Assolutamente disgustoso è stato. E non soddisfatti, avete deciso che Berlusconi doveva andarsene. Così è stato rimosso e rimpiazzato da Monti, un ex commissario europeo, un architetto del disastro dell'Euro, un uomo che non era nemmeno membro del Parlamento.
Sta diventando come un romanzo di Agatha Christie, dove stiamo cercando di capire chi è il prossimo che sarà fatto cadere. La differenza è che noi sappiamo chi sono i cattivi. Voi tutti dovreste essere ritenuti responsabili di ciò che avete fatto. Dovreste essere tutti licenziati. E devo dire, signor Van Rompuy, 18 mesi fa quando ci siamo incontrati per la prima volta, mi ero sbagliato sul suo conto. La definii un "assassino silenzioso delle democrazie degli stati nazionali". Ora non più, lei è piuttosto chiassoso nel suo operare, non crede? Lei, un uomo non eletto, è andato in Italia e ha detto: "Questo non è il tempo per le elezioni, ma è il tempo delle azioni". Per Dio, chi le dà il diritto di dire queste cose al popolo italiano?"
BASTA CON QUESTI PAGLIACCI!!!
DESTRA E QUELLI CHE SI FANNO CHIAMARE SINISTRA VADANO A LAVORARE!!!
MANDIAMOLI TUTTI A CASA!!!!!!!

giovedì 17 novembre 2011

ED ECCO UN ALTRO "GALANTUOMO" DEL NUOVO GOVERNO!!!

Nuovo governo: Il “Passera solitario” da 50 milioni di euro di stock options

 

  
Corrado Passera, amministratore delegato del Gruppo Intesa S.Paolo, sarà uno dei ministri più potenti del nuovo governo Monti, poiché riunirà in sé le deleghe dello “Sviluppo Economico” e delle “Infrastrutture e Trasporti”. Si tratta di ministeri cruciali anche per il sistema bancario da cui proviene.
Riporto di seguito le tante ombre e le poche luci della sua carriera. Alla luce di queste vicende, forse si poteva trovare, specie per un governo tecnico, un uomo con una vita professionale più cristallina.
Corrado Passera è ex enfant prodige della finanza italiana, un ex Mc Kinsey, ex top manager del Nuovo Banco Ambrosiano, ex numero uno operativo prima di Poste Italiane e poi di Intesa già prima che questa si mangiasse in un boccone il San Paolo-IMI.
Nella sua storia personale tuttavia non vi sono solo successi.
Al tempo in cui era amministratore delegato del Banco Ambroveneto, avrebbe subito un tentativo di estorsione da parte di Florio Fiorini, il discusso finanziere rinchiuso nel carcere di Opera perche' accusato di bancarotta fraudolenta ed altri reati per il fallimento del gruppo Sasea. Anche ". Corrado Passera viene indagato per bancarotta fraudolenta nell' ambito di quell’ inchiesta.
La ristrutturazione di Poste Italiane viene considerata uno delle sue maggiori performance. Ma qualche anno dopo il nuovo Presidente Sarmi incarica Mediobanca di verificare le operazioni in derivati effettuate dal 1999, l' anno in cui le Poste, allora sotto la guida di Corrado Passera, hanno iniziato ad indebitarsi a lungo termine con l' emissione di bond. Sono gli stessi obiettivi dell' inchiesta della Procura di Roma che sulla questione ha aperto un fascicolo, per ora contro ignoti, momentaneamente affidato al procuratore reggente Ettore Torri. Sempre sotto la sua gestione, Poste Italiane trasformatasi celermente in immobiliarista di aree demaniali non sue, è riuscita a farsi pagare due volte, ad esempio, il Palazzo di Roma San Silvestro. Valutato a prezzi di mercato 89 miliardi, viene concordato con Passera a 165, ma avendo lo Stato (cioè i cittadini italiani) comprato dalle Poste immobili già suoi, in realtà il costo finale è stato di 330 miliardi di lire.
Nel periodo in cui è in Banca Intesa è interessato da molti nei.
Nella vicenda Cirio la procura di Milano lo iscrive nel registro degli indagati per i bond Cirio, ma in buona compagnia: Cesare Geronzi, presidente di Capitalia, Stefano Balsamo, manager di Jp Morgan, , oltre a Sergio Cragnotti.
Neppure dalla vicenda Parmalat. Corrado Passera, esce nel migliore dei modi. Quando scoppia la bomba, dichiara che l'attività di compravendita di bond rientra nelle competenze di Nextra, la società di gestione del risparmio del gruppo ed il Presidente Giovanni Bazoli precisa che la vicenda Parmalat non poteva essere prevista all'interno dell'istituto e che "la crisi non si estenderà alle banche". Ma i magistrati milanesi la pensano diversamente e quando chiudono le indagini con un avviso di garanzia di 20 soggetti - di cui 13 persone fisiche e 7 persone giuridiche - per il reato di concorso in aggiotaggio, tra questi c'è Nextra di Banca Intesa per aver diffuso false informazioni al mercato al fine di provocare "sensibili alterazioni dei prezzi dei titoli Parmalat”. Ma non basta,  alla fine il gruppo guidato da Giovanni Bazoli e Corrado Passera più le ex controllate Cariparma e Biverbanca sono costretti a staccare un assegno all'amministratore delegato Enrico Bondi di 420 milioni di euro al fine di ottenere la rinuncia a tutte le azioni revocatorie e risarcitorie già promosse ed eventualmente proponibili nei confronti delle banche.
Sempre in Banca Intesa gestisce la nascita di Banca Intesa Sanpaolo, ed una serie di interventi in sostegno di grandi e medie imprese dalla Fiat alla Piaggio, da Luxottica a Telecom. Le vicende Telecom sono fin troppo note e non sono certo un esempio di trasparenza e buona gestione
Durante la Giornata nazionale della finanza etica del 2004,  diversi sindacalisti contestano a Passera la aggressiva politica di incentivi commerciali praticata da Intesa, che - secondo i sindacati - spinge i dipendenti della banca a vendere ai clienti meno accorti prodotti a bassa qualità.
Il suo nome compare negli appunti trovati nel computer di Guglielmo Sasinini, l' ex giornalista di Famiglia Cristiana, finito agli arresti domiciliari per la vicenda dei dossier illegali della Sicurezza Telecom
Quattro gruppi bancari italiani, attivi nel segmento dei derivati, sono finiti sotto la lente di Bankitalia e tra essi Intesa-Sanpaolo. Ma lui afferma: «Sul tema dei derivati siamo sereni, abbiamo già dato tutte le risposte». Alla luce di ciò che sta avvenendo oggi forse quella dichiarazione appare per lo meno incauta.
Passera entra anche nella faccenda che ha riguardato la sospensione del presidente di RaiFiction, Saccà, il quale coinvolge nel suo progetto personale Pegasus le aziende da cui il servizio pubblico acquista format e film televisivi. Il progetto vanta il sostegno del governatore della Calabria, Agazio Loiero, e l'appoggio di Berlusconi, di Confindustria, e appunto di Intesa San Paolo.
Intesa San Paolo è fortemente impegnata in operazioni bancarie collegate all’export di armi : è al secondo posto (97 milioni), banca d’appoggio, in particolare, per le forniture di munizionamento della Simmel Difesa agli Emirati Arabi Uniti.
Quando viene bandita la gara per il Ponte sullo Stretto, come è noto vinta da Impregilo le intercettazioni disposte dalla magistratura rivelano l’intervento di Cesare Romiti su Corrado Passera, per la richiesta di prestiti. L´epilogo è noto: i nuovi soldi li misero  nuovi soci - tra cui Autostrade, Gavio, -  i nuovi padroni di Impregilo, e che hanno fanno parte anche della cordata Alitalia. Il General Contractor è assistito da Banca Intesa, Carige, Banca Popolare di Lodi per la quota di prefinaziamento pari al 15%.
Altra vicenda assai oscura è il crack da un miliardo di euro della Finmek.  Le indagini rivelano che l'agonia era iniziata molto prima. Secondo la consulente tecnica del tribunale di Padova, Tiziana Pinaffo, i debiti erano ben oltre il livello di guardia già alla fine del 2001, quando scatta l'operazione bond. In sostanza, Caboto, merchant bank del gruppo bancario Intesa, piazza sul mercato obbligazioni Finmek per 150 milioni di euro, che vengono acquistate da oltre 5 mila risparmiatori. Il denaro rimane bloccato su due conti vincolati (cash deposits) come garanzia per una linea di credito concessa da Intesa alla stessa Finmek. Nel marzo del 2003 l'istituto chiede il rimborso del prestito al gruppo Fulchir, che per soddisfare la richiesta è costretto a consegnare a Intesa i 150 milioni frutto del collocamento del bond. Morale della storia: la banca recupera il suo credito, mentre le obbligazioni spazzatura restano in mano ai risparmiatori. Quando il governo Prodi si dichiara a favore dell’accordo Air France, Passera dichiara “Non mi brucia che abbiano detto no al piano Air-One da noi sostenuto, mi brucia che si sia deciso di buttare via l’Alitalia….”. Sulla sua proposta fu pungente il giudizio di Gianni Barbacetto: “Alitalia sarà di fatto fusa con l'AirOne di Carlo Toto, così la Banca Intesa di Corrado Passera salva Toto dal fallimento e recupera a spese della Stato (cioè nostre) i soldi che gli ha prestato.”Ma lui (Passera) sostenne che il piano era solido e serio. Disse "Dietro c'è una vera strategia-Paese, non un banale interesse di bottega. Per questo non accetto che si dica che è un imbroglio, o un favore fatto a Berlusconi. Semmai è un favore fatto all'Italia, alla sua industria, al suo futuro". Addirittura si arroga il diritto di decidere, in luogo del decisore politico, che “enti pubblici o enti locali non hanno titolo per entrare nell’operazione di salvataggio”
E se per caso qualcosa va' storto come per i casi Parmalat, Cirio ed analoghi, c'è sempre la politica a cui chiedere aiuto: in questo caso rimborsando i clienti gabbati con i soldi dei conti dormienti (conti che nessuno reclama più), anzichè con quelli delle lautissime stock-options che si portano a casa amministratori come Passera, che è considerato da questo punto di vista uno degli uomini d’oro (38 milioni di Euro solo nel 2005 e 2006). Certo è che quei  meccanismi non hanno mai previsto anche le contro-stock-options, quando invece di guadagni si fosse andati incontro a perdite (come nel caso Parmalat).
Corrado Passera ha da sempre avuto un rapporto a doppio filo con il mondo politico, al quale raramente a detto di no. Magari ha stretto i cordoni della borsa quando si trattava di allargarlo per le piccole e medie imprese, ma non ha esitato a dire “si” quando a chiederlo era la politica, Come dimostra il caso Alitalia, ma anche quello del San Raffaele di don Verzè (dove Banca Intesa è creditrice di oltre 120 milioni di euro verso la procedura fallimentare).
Ah! dimenticavo. E’ Cavaliere del Lavoro!


IL NEO MINISTRO PER L'AMBIENTE

Il neo ministro dell’Ambiente
che fu indagato per inquinamento
Corrado Clini ha attraversato quasi tutti gli episodi controversi della storia dei tanti disastri ambientali in Italia. Nel 1996 viene coinvolto in un'indagine sull'incenerimento di rifiuti. Accusato per abuso d'ufficio la sua posizione sarà poi archiviata e lui scagionato


A Venezia lo ricordano bene Corrado Clini, medico del lavoro all’Asl dello stesso capoluogo, nominato oggi ministro dell’Ambiente del governo Monti. Nel novembre del 1989, quando le migliaia di tonnellate di rifiuti pericolosi sversati in Libano da aziende lombarde e riportati in Italia dalla Jolly Rosso arrivarono negli impianti Monteco di Marghera, Clini fu il primo a rassicurare tutti: “Bruciando due copertoni – spiegò – si provocherebbero danni maggiori all’ambiente di quelli che comporta questa operazione”. Un tono rassicurante che non è mai piaciuto alle organizzazioni ambientaliste, che gli hanno spesso rimproverato una eccessiva vicinanza con le industrie: “Proponiamo che il direttore generale dell’ambiente, Corrado Clini, sia nominato direttore generale all’industria”, dichiarava Greenpeace nel 1996, in polemica con le scelte del governo di allora sulla protezione dell’ozono.

Per un’intera vita professionale Clini si è occupato di rifiuti industriali e dell’impatto sull’ambiente e sulla salute delle attività più inquinanti nel nord Italia, partendo proprio da quella sua esperienza come medico del lavoro nella zona di Porto Marghera, zona tra le più inquinate del paese.

Il suo nome – come esperto del ministero dell’ambiente – attraversa quasi tutti gli episodi controversi della storia dei tanti disastri ambientali in Italia. Nel gennaio del 1990 accompagnava l’allora ministro dell’Ambiente Giorgio Ruffolo nell’area dell’Acna di Cengio, zona della provincia di Savona devastata da anni di attività industriale, i cui rifiuti sono poi in parte spariti ne meandri dei traffici italiani, da Pitelli fino a Pianura. Pochi mesi dopo Clini iniziava la sua lunga carriera di alto dirigente del ministero che da oggi conduce. Per diverso tempo Clini ha continuato a seguire l’opera di bonifica dell’area di Cengio. Nel 1992 dichiarava: “Non esiste alcun ritardo nei lavori”. Quell’area dopo vent’anni ancora attende una completa bonifica ed è considerato un sito d’interesse nazionale.

Come direttore generale si è occupato, sempre negli anni ’90, dell’Enichem di Manfredonia (gruppo Enimont), gestendo 300 miliardi di lire di fondi per il risanamento, terminato solo qualche anno fa. Nel 1992 inizia a occuparsi di energia, entrando a far parte del consiglio di amministrazione dell’Enea, ente che dopo poco prenderà in carico la gestione di alcuni controlli ambientali, con la creazione dell’Enea-disp.

Le cronache giudiziarie si occuparono di Clini per diverso tempo tra il 1996 e il 1997, quando il neo ministro dell’Ambiente venne indagato dalla procura di Verbania per l’inquinamento prodotto da un impianto di incenerimento di rifiuti della società svizzera Thermoselect. Clini – difeso dall’avvocato Carlo Taormina – chiese ed ottenne di trasferire il processo al Tribunale di Roma. Dopodiché la sua posizione fu completamente archiviata.

Negli ultimi anni l’alto dirigente, diventato ministro, ha iniziato ad occuparsi anche di biocarburanti, il business del millennio contestato a livello mondiale per le conseguenze ambientali sulle foreste tropicali, spesso attaccate per far posto alla coltivazione di semi destinati al mercato dei combustibili. Per diversi anni è stato presidente della Global Bioenergy Partnership, associazione che ha come scopo la promozione dell’uso dei biocarburanti. Ha mantenuto, però, l’interesse professionale per il mondo dei rifiuti, occupandosi di una vicenda denunciata dai missionari comboniani e dal Corriere della sera.

Nel 2007 una società italiana, la Eurafrica, aveva proposto la redazione di un progetto per il risanamento della discarica di Korogocho a Nairobi, pagato 700 mila euro dal ministero dell’ambiente italiano. Secondo una denuncia presentata da padre Alex Zanotelli quella società e quell’operazione presentavano moltissimi dubbi. Corrado Clini, che personalmente promosse il progetto come direttore del ministero dell’ambiente, rispose alle accuse dei comboniani con toni sprezzanti, scrivendo, dopo il blocco dell’intervento da parte di Pecoraro Scanio: “Forse disturbiamo “the lords of pauperty”, i cosiddetti benefattori di professione, che vivono sulla miseria dei disperati”.

mercoledì 9 novembre 2011

La fine della Seconda Repubblica ( Blog di Beppe Grillo)

La fine della Seconda Repubblica

berlusconi-napolitano.jpg

Il Cavalier Silvio Berlusconi è stato ricevuto al Quirinale dalla controfigura di Umberto II, l'ultimo re d'Italia. La scena nei modi e nella sua rappresentazione è la medesima del 1943, quando a Villa Savoia Vittorio Emanuele III comunicò al Cavalier Benito Mussolini il suo licenziamento. In entrambi i casi il successore venne scelto dal regnante. Ieri fu Badoglio, adesso è Monti. La caduta del fascismo avvenne per una guerra mondiale persa. Quella del berlusconismo per un disastro economico di livello europeo. I liquidatori furono allora gli angloamericani, oggi i tedeschi e i francesi. Lo spread sopra i 500 punti ha cacciato queste caricature di governanti, di ministri e ministresse, non l'opposizione. Se fosse stato per il Pdmenoelle, questo governo sarebbe durato per sempre.
Un fantasma si aggira per l'Europa, quello del fallimento dell'euro. Il detonatore è l'Italia e il suo debito pubblico che vanno messi sotto tutela prima che sia troppo tardi. Ma è già troppo tardi... Nel frattempo però, come quando un'azienda fallisce, i creditori vogliono recuperare il massimo possibile prima del default italiano. Il Governo Monti ridurrà l'esposizione internazionale del nostro debito. La patrimoniale è cosa già fatta, insieme all'introduzione dell'Ici sulla prima casa e al taglio dei dipendenti pubblici.
Berlusconi è un vecchio zombie, era già morto politicamente nel 2008. Lo resuscitò Waterloo Veltroni, e le opposizioni, per tre anni che sono sembrati lunghissimi, lo hanno protetto in innumerevoli voti di fiducia e regalandogli deputati a piene mani, da Calearo a Razzi, per tacer di Scilipoti. La Seconda Repubblica volge al termine. Ci ha fatto largamente rimpiangere la Prima. I partiti si sono impadroniti dello Stato e se ne sono nutriti. Chi grida "Elezioni, elezioni!", non sa di cosa parla, o forse pensa solo alle poltrone. La data delle elezioni è già stata decisa a Washington, Parigi e Londra, con tutta probabilità sarà il 2013. Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale siamo un Paese a libertà limitata con basi americane che presidiano tutta la penisola. Ora siamo stati messi anche ai domiciliari. La politica economica non è più di nostra competenza, ma del FMI e della BCE. Riceviamo lettere dalla UE che sono l'equivalente di ordini, ultimatum. Mussolini, all'uscita del colloquio con il re, fu caricato su un'ambulanza. Gli venne detto che era per proteggerlo. In realtà, il mezzo era pieno di Carabinieri che lo arrestarono. Ieri sera l'ambulanza non c'era davanti al Palazzo del Quirinale e neppure i Carabinieri. Peccato. Sarebbe stata una degna e appropriata uscita di scena. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Gerenzano, amministrative 2012

Una sola certezza, NOI CI SAREMO!!!
E come sempre saremo l'unica lista completamente INDIPENDENTE dalla CASTA dei partiti.
Duri, Puri e fieri di essere Gerenzanesi

martedì 8 novembre 2011

Dal blog di Beppe Grillo

Ma che pianeta mi hai fatto? Petrolio e carbone sono proibiti. Nei centri urbani non possono più circolare auto private. L'emissione di Co2 è punita con l'assistenza gratuita agli anziani. I tabaccai sono scomparsi, non fuma più nessuno. Non si trovano neppure le macchinette mangiasoldi nei bar. La più grande impresa del Paese produce biciclette. La plastica appartiene al passato, chi la usa di nascosto è denunciato all'Autorità per il Bene Comune e condannato ai lavori socialmente utili. Le spiagge sono pubbliche, come i musei e i luoghi d'arte. I cacciatori fanno solo safari fotografici e ripongono nei nidi i piccoli caduti al suolo. Chi è sorpreso con un'arma è lasciato libero nei boschi e cacciato da personale specializzato con pallettoni a sale per un massimo di due ore. L'accesso alla banda ultra larga è un diritto civile e il telelavoro è diffuso ovunque. I medici e gli avvocati sono categorie protette, come i panda. Le malattie ambientali sono infatti diminuite e il numero degli avvocati è stato ridotto per legge a un decimo, come altrove nel mondo, e la macchina della Giustizia ha ripreso finalmente a funzionare. L'INPS ha chiuso dopo una rivolta popolare che ha ridotto in macerie la sua sede e ora ognuno versa i contributi su un fondo privato. Gli ipermercati sono stati rasi al suolo per decreto. I beni alimentari prodotti e consumati a chilometro zero sono defiscalizzati. Le imprese di costruzioni sono state riconvertite a imprese di decostruzione. Distruggono edifici e infrastrutture inutili o che danneggiano l'ambiente. La decostruzione è diventata in breve la seconda azienda del Paese dopo le biciclette e esporta il suo "know how" in tutto il mondo e in particolare in Cina. Nei fiumi si fa il bagno la domenica da quando è stata introdotta la rieducazione forzata per inquinamento ambientale da scontarsi con la raccolta differenziata a vita. Non si possono possedere beni mobili e immobili superiori ai cinque milioni di euro, anche se molti vorrebbero abbassare la soglia. Ogni euro guadagnato in più va a favore della collettività. Chi si sottrae è rieducato alla comprensione della vita in appositi centri yoga. La parola leader è diventata un insulto. Ognuno è responsabile di sé stesso e verso la società. Le decisioni pubbliche sono prese tutte a maggioranza, sia a livello locale che nazionale. I produttori di armi e di imballaggi hanno chiuso i battenti. La Borsa, dopo il quasi azzeramento dei titoli, è stata chiusa per sempre e sostituita da un parco a tema sull'esplorazione dell'Universo. Anche i produttori di cartelle per bambini, sostituite da e-book, sono falliti e i giornali si possono sfogliare nei musei tra lo stegosauro e l'archaeopteryx. In Val di Susa si fanno solo picnic. Gli inceneritori, spenti da tempo, sono diventati attrazioni per il free climbing e la Salerno Reggio Calabria è finalmente finita e percorsa solo da auto elettriche. (fine della prima puntata)

venerdì 28 ottobre 2011

Dove e come vedere SERVIZIO PUBBLICO di Santoro

Mancano ormai pochi giorni all’avvio della trasmissione sperimentale “Servizio Pubblico” condotta da Michele Santoro. Dove potete vedere la trasmissione?






 
 
sul web 

 


http://www.corriere.it/,


 http://www.ilfattoquotidiano.it/


http://www.serviziopubblico.it/).


www.repubblica.it

sabato 22 ottobre 2011

Gli ultimi deliri del nostro "Premier"

Un fine settimana di verità agghiaccianti


"Italia per sempre", questa è la minacciosa proposta che Silvio "gloria mundi" brandisce sulle teste degli italiani al posto del logoro "popolo della libertà". Ovviamente nel senso "Italia sarai per sempre cosa mia", perchè semmai avesse pensato al futuro della nazione questi ultimi 18 anni sarebbero stati ben diversi. E probabilmente il suo patrimonio personale non sarebbe passato da -5.000 miliardi di lire a +5 miliardi di euro.
"Toghe rosse". Avvicinandosi la fine della legislatura e la campana elettorale ecco che riparte la "giustizia ad orologeria", come al solito la magistartura politicizzata di sinistra attacca il premier Silvio Berlusconi, con il solito ben collaudato meccanismo degli avvisi di garanzia: D'Alema indgato per i voli Rotkopf, se la manovra delle toghe rosse avrà successo il PD questa volta potrebbe davvero farcela.
"Un'emozione che porterò nel cuore tutta la vita", disse Silvio baciando la mano di Gheddafi, forse perchè quella stessa mano aveva appena accarezzato le 500 fanciulle che i dittatore aveva richiesto (organizzazione del ministro pari opportunità, Mara Carfagna, non è il Bagaglino bensì la verità). Pensando alla vita del dittatore (che per decenni, oltre alla criminale repressione interna, ha foraggiato e sostenuto il terrorismo internazionale di ogni genere, tanto che la Libia è risultata coinvolta nelle peggiori stragi pre Bin Laden), al suo corpo di amazzoni (alcune di loro alla caduta del regime hanno denunciato di essere state violentate da Gheddafi e dai suoi figli), le tende e le residenze sprofondate nel lusso estremo e cafone, fino arrivare ad una squallida e miserabile fine (il topo che si dibatte, sotto una chioma cotonata e tinta, chiedendo pietà) con l'epitaffio finale del nostro ducetto (ugualmente avvezzo al potere, alla "gnocca" ed al lusso cafone) "sic transit gloria mundi"... tutto ciò è così patetico, squallido e volgare che ci vorrà molto sforzo per smaltire l'odore del disgusto che sale dal profondo.
Anche per colpa di un sempre più frainteso "giornalismo", che spaccia immagini con la stessa criminale indifferenza di chi spaccia eroina nei giardinetti della scuola.

martedì 18 ottobre 2011

I black bloc salveranno la Seconda Repubblica? (Dal blog di Beppe Grillo)

I black bloc salveranno la Seconda Repubblica? I media e i partiti ci provano. L'Italia sembra in preda a black bloc organizzati che scorrazzano nelle città, rompono vetrine e incendiano macchine. La gente ha paura, deve avere paura. Si preparano leggi speciali. Maroni le proporrà in Parlamento con il supporto, forse anche di una preziosa consulenza, dell'opposizione. I movimenti vanno messi fuori gioco con qualunque mezzo. Gli utili idioti per queste operazioni si trovano sempre. La crisi economica che sta travolgendo il Paese è improvvisamente scomparsa. I partiti, che ne sono responsabili, si sono riverginati grazie una manifestazione di 200.000 persone senza un servizio d'ordine degno di questo nome. Chi l'ha autorizzata? Un corteo appoggiato dal centro sinistra controllato a distanza dalle Forze dell'ordine di Zanna Bianca Maroni totalmente impreparate, lasciate a sé stesse. Un finale scontato e forse voluto.
Chi sono i black bloc? Il solo nome mette paura. Neri come la notte. Evocano nuovi fascismi. Perfetti per un'operazione di marketing e per spaventare le vecchiette. I violenti di Roma non sono un corpo alieno, sono persone, ragazzi esasperati che pagheranno per i loro gesti. Ma non vengono da Marte e senza una svolta radicale della politica il loro numero è destinato ad aumentare. Chi non ha più speranze, un posto di lavoro, una casa, è pericoloso per il Sistema. Divieti di manifestazione, arresti preventivi, irruzioni in centri sociali diventeranno routine.
La demonizzazione dei movimenti è in atto. La Repubblica titola un inquietante articolo di di Carlo Bonini e Giuliano Foschini "Il black bloc svela i piani di guerra. Ci siamo addestrati in Grecia". Un'intervista a un ragazzo, del quale è nota solo l'iniziale "F.", che svela l'esistenza di gruppi di black bloc istruiti militarmente in Grecia per seminare il panico in Italia. Il dialogo termina con queste battute:
Repubblica "Parli come un militare"
F. "Parlo come uno che è in guerra"
R. "Ma di quale guerra parli?"
F. "Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro"
R. "Loro chi?"
F. "Non discuto di politica con due giornalisti"
R. "E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?"
F. "Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa"
R. "Sei stato in val di Susa?"
F. "Ero lì a luglio"
R. "A fare la guerra"
F. "Si. E vi do una notizia. Non è finita"
La Procura della Repubblica competente (credo che sia quella di Roma) deve accertare l'identità di questo fantomatico "F.". I giornalisti devono provare che le sue affermazioni hanno basi fondate. L'articolo collega gruppi terroristici con la protesta legittima dei valsusini contro un'opera devastante per il territorio, che costerà 22 miliardi di euro pagati dalle nostre tasse, che finirà tra vent'anni per trasportare merci in costante diminuzione. I treni attuali che transitano in Val di Susa sono pieni solo al 50/60%. Gli anarco insurrezionalisti in Val di Susa sono studenti, agricoltori, anziani, preti e sindaci. A quando la retata, caro Ingegnere?

venerdì 7 ottobre 2011

Il Movimento 5 Stelle in Parlamento ( dal blog di Beppe Grillo)

Mi vedete abbronzato perché devo dirvi che ci sono 30 gradi, sono a Genova e ho cambiato veramente idea sull’effetto serra, sono per l’effetto serra, ho messo in moto tutte le macchine mie e dei miei figli, il riscaldamento al massimo in modo da fare Co2 e di fare l’effetto serra, perché qui 30 gradi è una cosa che non vi vedeva da 20 anni, ho le salamandre che sono in crisi di identità, un orso bianco passava di qua : “Dove vedevo andare?”,ma la cosa che voglio dire è che il Movimento Cinque Stelle ha due anni, domani è il 4 ottobre, San Francesco e è nato questo Movimento al Teatro Smeraldo di Milano, se vi ricordate con il programma… se facciamo un riassunto di quello che abbiamo fatto è inconcepibile, abbiamo messo 160 consiglieri tra Consiglieri comunali e regionali, abbiamo fatto un passo straordinario di cui hanno paura un sacco di persone e ci stanno odiando, non siamo neanche avversari, siamo nemici, siamo diventati nemici, siamo 125/130 mila iscritti, gli iscritti potranno votare una serie di nomi per andare alle nazionali, alle elezioni nazionali e se metteremo dentro 20 o 30 ragazzi nel Parlamento gli facciamo un culo come una capanna, lo sanno, infatti questi partitini, questi vuoti che riempiono il nulla secondo me cominciano a avere un po’ di paura, ecco perché c’è questo isolamento, ogni tanto scrivo e faccio dei post che mi sento solo e ci sentiamo soli.
In effetti noi rompiamo i coglioni a quasi tutti, destra, sinistra, questi partiti che non hanno più senso con queste loro facce da vomito che sono in televisione e sto notando una cosa, che c’è una certa unificazione, c’è un certo rimpasto, forse politicamente hanno già vinto, non so, stanno con questo referendum che io sospetto perché è una presa per il culo, l’avrete capito, se facciamo ragionare un attimo le sinapsi che sono qua dentro lo capiamo perché sia Di Pietro, Bersani, gente che era al governo e sono andati al governo con questa legge elettorale e quando erano al governo nessuno ha menzionato di cambiare la legge elettorale.
Il discorso è questo: se noi torniamo alla legge precedente, quella del mattarellum, porcellum, queste parole poi sono io il malato di mente, sarà un peggioramento perché ci sarà il bipolarismo, i due schieramenti, quindi se non ti schieri sarai tagliato fuori, i movimenti come il nostro e specialmente il nostro avrà dei grossi problemi perché dovrai allearti, dovrai fare dei compromessi, cosa che a noi non ci passa neanche per la testa, hanno capito che noi possiamo diventare l’ago della bilancia con il nostro 4/6% di queste frittelle, frittura mista che sono i partiti, noi stiamo andando avanti e stiamo andando avanti benissimo, democrazia dal basso, abbiamo bisogno di tempo, la Rete è lenta ma è inesorabile, stiamo aumentando a vista d’occhio è chiaro che loro tentino qualsiasi manovra.
Mi sono fatto due appunti perché il Movimento 5 Stelle lo conoscete, non prendiamo soldi da nessuno, abbiamo finanziamenti propri come riusciamo a farceli, io con il mio lavoro, Casaleggio con il suo e voi con il vostro, siamo vicini alla gente, il nostro meccanismo politico è stare in mezzo alla gente, banchetti, nelle municipalità, nei comuni, nelle regioni e poi vedremo cosa succede quando entreremo in Parlamento, non abbiamo finanziamenti, li abbiamo rifiutati, questa gente sta in piedi, questi partiti vergognosi stanno in piedi perché li teniamo in piedi con un miliardo di Euro di rimborsi elettorali, attraverso una stampa immonda, veramente vergognosa che sta in piedi con finanziamenti pubblici, quindi chi non prende i finanziamenti pubblici e fanno paginate magari di pubblica, dell’Eni, Telecom, dell’Expo che è ancora peggio, credo sia ancora peggio, quindi non mi fido più di nessuno, rimarremo da soli, benissimo, andiamo avanti da soli.
Voglio solo dirvi che sta succedendo qualcosa di strano, Della Valle che esce con questi politici, state attenti, ora basta lui che finanziava e esultava di felicità con Mastella, è gente che è delocalizzerà le produzioni all’estero, questi Montezemolo che hanno già delocalizzato all’estero, noi abbiamo bisogno di cambiare, non solo la politica, ma la società e il movimento è l’unico che è in antitesi, è contro, quindi con il nostro programma, con le nostre carenze perché non siamo certo delle persone incredibili. Sono 4 anni che scrivo e urlo nelle piazze, urlo per il default, per il debito pubblico, mi ricordo in Piazza Navona, che c’era Flores D’Arcais che andava dire: “chiudete il microfono” oppure altra gente di sinistra. Io invece volevo dire la mia attraverso il telefono, dire le mie cose, quelle che si sono avverate e davo dei numeri, si sono avverate, non sono un preveggente, sono solo una persona libera, faccio appello alle persone libere, cerchiamo di essere insieme.

PAROLE SANTE!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 5 ottobre 2011

BAVAGLIO DI REGIME

Un vero chiodo fisso quello di Pdl e Silvio Berlusconi per intercettazioni e informazione. È indiscutibile che per il presidente del consiglio, l'informazione è controllo a cui vuole far capo. Priorità assoluta per il blocco delle intercettazioni che raccontano un premier diverso dall'uomo raccontato pubblicamente. Il testo presentato arriva dal ddl Mastella, sulla falsa riga di quello di Alfano abbandonato il 10 giugno perchè ritenuto troppo “blando”. La versione riveduta contiene vistose “cuciture a misura” per il presidente del consiglio.
Non c'è crisi che tenga
Nessuna crisi nazionale e internazionale può distogliere il Pdl e Berlusconi dalla questione intercettazioni. Il disegno di legge bavaglio è prioritaria alla legge sviluppo tanto promessa dal premier. Le caratteristiche Il disegno di legge, dispone che i testi delle intercettazioni non potranno essere pubblicati fino al momento di un “udienza filtro”, incluse quelle già trascritte. Punto cardine il dovere di rettifica entro 48 ore, per siti informatici e testate giornalistiche. La rettifica deve necessariamente essere visibile per 30 giorni nella pagina principale di tutti i siti e blog. Le autorità della Pubblica Amministrazione stabiliranno metodo di accesso, caratteristiche tecniche e grafica. La motivazione dell'emendamento spiega che “apre un dibattito” sul tema in quanto la visibilità dei siti internet è fruibile da un numero crescente di utenti.
Sistemati anche i Blog amatoriali
Per i blog amatoriali qualche giorno fa Roberto Cassinelli ha depositato un altro emendamento che si prefigge sempre l'obbligo di rettifica entro 10 giorni anziché 48 ore, a decorrere dal momento che il blogger “ha la conoscibilità della richiesta”. Sono esclusi dalle repliche gruppi chiusi come i “forum” e commenti di testi principali come accade nei Social Network (es.
Facebook e Twitter). Le sanzioni pecuniarie sono relativamente ridotte per i siti amatoriali e definite da 250 a 2.500 euro, mentre per le testate giornalistiche da 7.500 a 12.500 euro.
Le riduzioni di sanzione
Saranno applicate riduzioni da 100 a 500 euro a tutti coloro che indicheranno un indirizzo di posta elettronica visibile e attivo nel sito-blog che semplifica la richiesta di rettifica.
Le mobilitazioni
Come già successo la piazza risponde contro la legge bavaglio. Oggi, dalle 17:00 alle 19:00 davanti al Pantheon ci sarà un raduno di protesta. l'iniziativa è promossa dal comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e lo spettacolo a cui aderisce anche UNCI (Unione Nazionale Cronisti Italiani).
C'è fretta per il bavaglio
Domani mattina la Camera continuerà l'esame del ddl per le intercettazioni che si concluderà probabilmente la prossima settimana. Ma l'operosità profusa del Pdl non rassicura Silvio Berlusconi che, con una lettera inviata alla Giunta delle Autorizzazioni di Montecitorio, chiede di ritenere inutilizzabili le intercettazioni del Ruby-gate.
Sette disegni di legge bavaglio pronti. 400 in risposta dal Pd
Esistono già altri 7 disegni di legge pronti e depositati da Manlio Contento (Pdl) per la questione bavaglio. In risposta ne sono arrivati 400 dal Pd per contrastare con ogni mezzo la così definita “porcheria”. Dario Franceschini (Pd) dichiara: “Metteremo in atto tutte le azioni di contrasto parlamentare che potremo. Useremo tutte le virgole concesse dal regolamento”. Anche Massimo Donadi (Idv) ribadisce che il Pdl è “distante anni-luce dalla realtà che vivono tutti i giorni gli italiani. Mentre l’Italia è attanagliata dalla crisi, la loro priorità è mettere il bavaglio alla stampa e all’informazione per coprire gli scandali e le malefatte che hanno travolto Berlusconi e la cricca. Non ci può essere nessun punto di mediazione con chi antepone gli interessi di uno a quelli dell’Italia”. Mentre Antonio Di Pietro dal suo blog definisce “il veleno della legge Bavaglio” e scrive in Fb: “Noi non potremo mai consentire che si privi l'opinione pubblica del diritto a essere informata su ciò che, chi è al potere e al governo, sta commettendo. Vogliono togliere ai magistrati l'arma principale per poter scoprire i reati”.

martedì 4 ottobre 2011

La Lega Nord ripristina maxi-diaria per i deputati in missione

Il meccanismo è ormai ben collaudato: si annunciano i tagli ai privilegi della casta, i soliti faccioni corrono in televisione per dire che loro hanno tagliato i costi della politica, poi sottobanco li ripristinano ficcandoli dentro i provvedimenti-contenitore.La Senatrice della LEGA NORD Rossana Boldi ha inserito così nel testo della Legge Comunitaria la diaria per le missioni dei parlamentari e dei funzionari ministeriali all’estero: tagliata dalla finanziaria del 2010, la maxidiaria di 200 euro al giorno ritorna a rimpinguare le tasche e i conti correnti dei parlamentari e dei funzionari ministeriali.
E' bene ricordare come la diaria giornaliera è aggiuntiva al rimborso previsto per le spese di vitto e alloggio, i cui parametri sono stati innalzati dal ministro degli esteri Frattini alla luce del taglio della diaria.  

Oltre il danno la beffa...per noi, non certo per loro!




‎"L'ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà è schiavitù" (G.Orwell)
Spider Truman

lunedì 3 ottobre 2011

TUTTI PRECARI!!!!!!!


La manovra finanziaria è ormai legge e con essa il famoso e famigerato articolo 8. Per il mondo del lavoro è una piccola rivoluzione perchè, di fatto, l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è stralciato.
Ma vediamo in particolare cosa dice l’articolo 8: “I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori…possono realizzare specifiche intese finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualita’ dei contratti di lavoro, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitivita’ e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attivita’” (Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, art. 8, comma 1). In parole povere: i contratti aziendali (sul modello di quello Fiat) possono operare in deroga ai CCNL, cioè si potranno tranquillamente ignorare le tutele dei lavoratori in termini di livello contrattuale, di salari, di licenziamenti. Saremo tutti precari: basterà che una qualunque azienda, come ha fatto la Fiat, minacci di portare la produzione all’estero, per ridiscutere i contratti dei lavoratori come gli pare e piace.
Una misura suicida per l’intera economia italiana, perchè il precariato, ora applicabile praticamente a tutti i lavoratori, riduce la crescita economica. In tempi di crisi, infatti, qual’è la prima cosa che le aziende fanno? Ridurre il personale, tagliare i salari, far ricorso a contratti precari. Non serve un genio per capire che disoccupati e precari riducono al minimo le loro spese, per risparmiare, con conseguente danno per l’economia: se nessuno ha soldi da spendere, le imprese italiane a chi possono vendere i loro prodotti o servizi? All’estero? Impossibile, visto che la maggioranza delle aziende nostrane sono di dimensioni medio-piccole, del tutto incapaci di sostenere l’impatto con i mercati globali: legami troppo stretti con il proprio territorio, basso livello di innovazione e di crescita (conseguenza soprattutto dei problemi di accesso al credito bancario). Come farà lo Stato ad andare avanti se disoccupazione e basso livello dei salari vogliono dire anche diminuzione delle entrate fiscali?
La naturale conseguenza di tutto ciò è l’inasprimento della crisi, la recessione economica, l’aumento del rischio di default. I dati di qualunque classifica internazionale dicono che l’Italia sta scivolando sempre più in basso nell’innovazione, nel benessere, nella crescita e la strada indicata dall’articolo 8 rischia seriamente di accelerare il processo di decadenza.

martedì 20 settembre 2011

Noi lo dicevamo, ma non ci volevano ascoltare

 


Sono 17 anni che ascoltiamo il solito mantra dell'imprenditore di successo lontano dalla politica destinato a cambiare l'Italia, e fin dal primo momento lo abbiamo detto che non era possibile.
Può il mafioso fare il poliziotto?
Può il gatto abbaiare?
Può la sabbia lubrificare?
Quattromila miliardi (la stima più prudenziale) era il debito complessivo di Berlusconi al momento di "scendere in campo", ben più del debito che aveva allora Calisto Tanzi con la sua Parmalat. Che però non ebbe sufficiente lungimiranza ed invece di scendere in politica preferì semplicemente continuare a coltivare amicizie politiche. E che oltretutto aveva una storia imprenditoriale assai meno "oscura" (la P2, la mafia ecc.).
Ed invece, comunque, ci sbagliavamo.
Berlusconi è riuscito a cambiare davvero l'Italia, o almeno una sua parte, quella più indifesa.
L'intervista a Terry De Nicolò è una vera e propria finestra spalancata sulla nuova Italia di Berlusconi.
L'escort (termine che ha più "autorevolezza" di "puttana") introdotta nell'entourage (chiamiamolo così) di Berlusconi da "Giampi" Tarantini ci descrive con chiarezza quanto siano profonde certe... p
“Se tu sei una bella donna e ti vuoi vendere tu lo devi poter fare. La bellezza ha un valore. Se tu sei racchia e fai schifo te ne devi stare a casa. La bellezza è un valore che non tutti hanno e viene pagato come la bravura di un medico”. “Quando sei onesto non fai un grande business, rimani nel piccolo. Se vuoi aumentare i numeri devi rischiare il culo. E’ la legge del mercato. Più in alto vuoi andare, più cadaveri dovrai sorpassare ed è giusto che sia così. L’ideologia moralista della sinistra mi fa arrabbiare. Tutti dovrebbero guadagnare duemila euro al mese, tutti dovrebbero avere gli stessi diritti. Ma quando mai? Qui vince la legge del più forte".  “Se sei pecora rimani a casa con duemila euro al mese. Se invece vuoi ventimila euro al mese ti devi mettere sul campo e ti devi vendere tua  madre”.
Le donne racchie che fanno schifo devono stare a casa, quelle belle vadano fuori a vendersi al prezzo migliore. Gli onesti? Poveri sfigati. I disonesti? Gran fighi di successo. Le pecore a casa con duemila miseri euro al mese (qualcuno dica alla troia in carriera che la gran parte degli italiani pur facendosi il culo, per restare in metafora, proprio non ci arrivano a duemila ma semmai a poco più della metà), i "lupi" fuori a vendere la madre.
Non è questo tutto il nostro paese, ma è una parte del paese, che si specchia e si riconosce in questa gente priva di tutto, tranne "la patonza" (finchè dura, cara Terry, finchè dura, e non dura minga!), la capacità di fare rutti e bestemmiare (Grande Fratello and Co.), arraffare affari illeciti (alla Tarantini & Furbetti del Quartierino), entrare in politica col servilismo assoluto o le tette (il 70% del parlamento), rubare sugli appalti pubblici (meglio se assolutamente inutili, tipo G8,  terremoto aquilano o Ponte sullo Stretto) o rubare e basta il denaro pubblico (Penati -purtroppo- è solo l'ultimo indagato di una lunga lista).
Il merito dov'è finito? 
Sui tetti, dove abbiamo visto per mesi la protesta dei ricercatori (gli "scienziati" italiani) raccontare con occhi banati di lacrime le difficoltà assolute nelle quali il governo li ha lasciati, e soprattutto le cento e cento storie di successo dei loro compagni di studio che sono andati all'estero.
O sulle gru, dove sono saliti gli operai per difendere le imprese "sciacallate" da falsi imprenditori, spesso portati nei consigli d'amministrazione da qualche ministro che li presentava come salvatori, mentre in realtà avevano solo l'intenzione dispartirsi prima i contributi pubblici, poi ciò che restava della salma.
O nei campi, coltivati da coraggiosi contadini sfruttati dalla mano morta dei grossi distributori, o da legioni di stranieri (africani, polacchi, rumeni ecc.) a loro volta sfruttati da violenti "caporali". Quegli stessi campi che spesso sono stati violentati dai traffici camorristi.
Ed ecco un altro lascito del berlusconismo: quel certo compiacimento circa il fallimento dell'inchiesta su "Gomorra" (Cassiopea), con i traffici illeciti fra nord e sud mostrati al grande pubblico da un tal Saviano, colpevole di aver messo sullo stesso piano imprenditori del nord e camorra, ma soprattutto di essere diventato per le sue inchieste un'icona di parte della sinistra (non certo dei vertici del PD).
Già, un paese assurdo nel quale convive l'idea che le donne devono essere troie disposte a tutto (vedi addirittura padri e madri che accompagnavano ad Arcore le figlie, anche minorenni), ma che non tollera l'amore omosessuale ("froci" e "lesbiche del cazzo" da prendere a pugni in faccia, vedi Roma o Milano), ed anche così rispettoso dei precetti del Vaticano da legiferare immediatamente per impedire che si possano ripetere gravissimi casi alla Englaro o Welby... che in fondo è anche giusto accettando un'immagine della donna assolutamente priva di dignità che coincide con una morte impietosa assolutamente priva di dignità anch'essa.
Alla fine cos'è il berlusconismo se non l'amoralità assoluta dei comportamenti privati (disonestà e puttanaggine) nascosti dietro un velo pubblico di completa ipocrisia e menzogna? 
Una generazione intera nata in questa collosa palude im-morale, ed un'altra affermatasi nella falsa idea che la cosa corretta da fare era buttare via tutto ciò che c'era di vecchio, correttezza e legittimità per prime, e fottere ripetutamente il prossimo per raggiungere il successo.
Beh: grazie, Silvio Berlusconi, e grazie a quelli che in questi anni hanno preferito -per convenienza- tapparsi le orecchie.