venerdì 28 ottobre 2011

Dove e come vedere SERVIZIO PUBBLICO di Santoro

Mancano ormai pochi giorni all’avvio della trasmissione sperimentale “Servizio Pubblico” condotta da Michele Santoro. Dove potete vedere la trasmissione?






 
 
sul web 

 


http://www.corriere.it/,


 http://www.ilfattoquotidiano.it/


http://www.serviziopubblico.it/).


www.repubblica.it

sabato 22 ottobre 2011

Gli ultimi deliri del nostro "Premier"

Un fine settimana di verità agghiaccianti


"Italia per sempre", questa è la minacciosa proposta che Silvio "gloria mundi" brandisce sulle teste degli italiani al posto del logoro "popolo della libertà". Ovviamente nel senso "Italia sarai per sempre cosa mia", perchè semmai avesse pensato al futuro della nazione questi ultimi 18 anni sarebbero stati ben diversi. E probabilmente il suo patrimonio personale non sarebbe passato da -5.000 miliardi di lire a +5 miliardi di euro.
"Toghe rosse". Avvicinandosi la fine della legislatura e la campana elettorale ecco che riparte la "giustizia ad orologeria", come al solito la magistartura politicizzata di sinistra attacca il premier Silvio Berlusconi, con il solito ben collaudato meccanismo degli avvisi di garanzia: D'Alema indgato per i voli Rotkopf, se la manovra delle toghe rosse avrà successo il PD questa volta potrebbe davvero farcela.
"Un'emozione che porterò nel cuore tutta la vita", disse Silvio baciando la mano di Gheddafi, forse perchè quella stessa mano aveva appena accarezzato le 500 fanciulle che i dittatore aveva richiesto (organizzazione del ministro pari opportunità, Mara Carfagna, non è il Bagaglino bensì la verità). Pensando alla vita del dittatore (che per decenni, oltre alla criminale repressione interna, ha foraggiato e sostenuto il terrorismo internazionale di ogni genere, tanto che la Libia è risultata coinvolta nelle peggiori stragi pre Bin Laden), al suo corpo di amazzoni (alcune di loro alla caduta del regime hanno denunciato di essere state violentate da Gheddafi e dai suoi figli), le tende e le residenze sprofondate nel lusso estremo e cafone, fino arrivare ad una squallida e miserabile fine (il topo che si dibatte, sotto una chioma cotonata e tinta, chiedendo pietà) con l'epitaffio finale del nostro ducetto (ugualmente avvezzo al potere, alla "gnocca" ed al lusso cafone) "sic transit gloria mundi"... tutto ciò è così patetico, squallido e volgare che ci vorrà molto sforzo per smaltire l'odore del disgusto che sale dal profondo.
Anche per colpa di un sempre più frainteso "giornalismo", che spaccia immagini con la stessa criminale indifferenza di chi spaccia eroina nei giardinetti della scuola.

martedì 18 ottobre 2011

I black bloc salveranno la Seconda Repubblica? (Dal blog di Beppe Grillo)

I black bloc salveranno la Seconda Repubblica? I media e i partiti ci provano. L'Italia sembra in preda a black bloc organizzati che scorrazzano nelle città, rompono vetrine e incendiano macchine. La gente ha paura, deve avere paura. Si preparano leggi speciali. Maroni le proporrà in Parlamento con il supporto, forse anche di una preziosa consulenza, dell'opposizione. I movimenti vanno messi fuori gioco con qualunque mezzo. Gli utili idioti per queste operazioni si trovano sempre. La crisi economica che sta travolgendo il Paese è improvvisamente scomparsa. I partiti, che ne sono responsabili, si sono riverginati grazie una manifestazione di 200.000 persone senza un servizio d'ordine degno di questo nome. Chi l'ha autorizzata? Un corteo appoggiato dal centro sinistra controllato a distanza dalle Forze dell'ordine di Zanna Bianca Maroni totalmente impreparate, lasciate a sé stesse. Un finale scontato e forse voluto.
Chi sono i black bloc? Il solo nome mette paura. Neri come la notte. Evocano nuovi fascismi. Perfetti per un'operazione di marketing e per spaventare le vecchiette. I violenti di Roma non sono un corpo alieno, sono persone, ragazzi esasperati che pagheranno per i loro gesti. Ma non vengono da Marte e senza una svolta radicale della politica il loro numero è destinato ad aumentare. Chi non ha più speranze, un posto di lavoro, una casa, è pericoloso per il Sistema. Divieti di manifestazione, arresti preventivi, irruzioni in centri sociali diventeranno routine.
La demonizzazione dei movimenti è in atto. La Repubblica titola un inquietante articolo di di Carlo Bonini e Giuliano Foschini "Il black bloc svela i piani di guerra. Ci siamo addestrati in Grecia". Un'intervista a un ragazzo, del quale è nota solo l'iniziale "F.", che svela l'esistenza di gruppi di black bloc istruiti militarmente in Grecia per seminare il panico in Italia. Il dialogo termina con queste battute:
Repubblica "Parli come un militare"
F. "Parlo come uno che è in guerra"
R. "Ma di quale guerra parli?"
F. "Non l'ho dichiarata io. L'hanno dichiarata loro"
R. "Loro chi?"
F. "Non discuto di politica con due giornalisti"
R. "E con chi ne discuti, ammesso che tu faccia politica?"
F. "Ne discuto volentieri con i compagni della Val di Susa"
R. "Sei stato in val di Susa?"
F. "Ero lì a luglio"
R. "A fare la guerra"
F. "Si. E vi do una notizia. Non è finita"
La Procura della Repubblica competente (credo che sia quella di Roma) deve accertare l'identità di questo fantomatico "F.". I giornalisti devono provare che le sue affermazioni hanno basi fondate. L'articolo collega gruppi terroristici con la protesta legittima dei valsusini contro un'opera devastante per il territorio, che costerà 22 miliardi di euro pagati dalle nostre tasse, che finirà tra vent'anni per trasportare merci in costante diminuzione. I treni attuali che transitano in Val di Susa sono pieni solo al 50/60%. Gli anarco insurrezionalisti in Val di Susa sono studenti, agricoltori, anziani, preti e sindaci. A quando la retata, caro Ingegnere?

venerdì 7 ottobre 2011

Il Movimento 5 Stelle in Parlamento ( dal blog di Beppe Grillo)

Mi vedete abbronzato perché devo dirvi che ci sono 30 gradi, sono a Genova e ho cambiato veramente idea sull’effetto serra, sono per l’effetto serra, ho messo in moto tutte le macchine mie e dei miei figli, il riscaldamento al massimo in modo da fare Co2 e di fare l’effetto serra, perché qui 30 gradi è una cosa che non vi vedeva da 20 anni, ho le salamandre che sono in crisi di identità, un orso bianco passava di qua : “Dove vedevo andare?”,ma la cosa che voglio dire è che il Movimento Cinque Stelle ha due anni, domani è il 4 ottobre, San Francesco e è nato questo Movimento al Teatro Smeraldo di Milano, se vi ricordate con il programma… se facciamo un riassunto di quello che abbiamo fatto è inconcepibile, abbiamo messo 160 consiglieri tra Consiglieri comunali e regionali, abbiamo fatto un passo straordinario di cui hanno paura un sacco di persone e ci stanno odiando, non siamo neanche avversari, siamo nemici, siamo diventati nemici, siamo 125/130 mila iscritti, gli iscritti potranno votare una serie di nomi per andare alle nazionali, alle elezioni nazionali e se metteremo dentro 20 o 30 ragazzi nel Parlamento gli facciamo un culo come una capanna, lo sanno, infatti questi partitini, questi vuoti che riempiono il nulla secondo me cominciano a avere un po’ di paura, ecco perché c’è questo isolamento, ogni tanto scrivo e faccio dei post che mi sento solo e ci sentiamo soli.
In effetti noi rompiamo i coglioni a quasi tutti, destra, sinistra, questi partiti che non hanno più senso con queste loro facce da vomito che sono in televisione e sto notando una cosa, che c’è una certa unificazione, c’è un certo rimpasto, forse politicamente hanno già vinto, non so, stanno con questo referendum che io sospetto perché è una presa per il culo, l’avrete capito, se facciamo ragionare un attimo le sinapsi che sono qua dentro lo capiamo perché sia Di Pietro, Bersani, gente che era al governo e sono andati al governo con questa legge elettorale e quando erano al governo nessuno ha menzionato di cambiare la legge elettorale.
Il discorso è questo: se noi torniamo alla legge precedente, quella del mattarellum, porcellum, queste parole poi sono io il malato di mente, sarà un peggioramento perché ci sarà il bipolarismo, i due schieramenti, quindi se non ti schieri sarai tagliato fuori, i movimenti come il nostro e specialmente il nostro avrà dei grossi problemi perché dovrai allearti, dovrai fare dei compromessi, cosa che a noi non ci passa neanche per la testa, hanno capito che noi possiamo diventare l’ago della bilancia con il nostro 4/6% di queste frittelle, frittura mista che sono i partiti, noi stiamo andando avanti e stiamo andando avanti benissimo, democrazia dal basso, abbiamo bisogno di tempo, la Rete è lenta ma è inesorabile, stiamo aumentando a vista d’occhio è chiaro che loro tentino qualsiasi manovra.
Mi sono fatto due appunti perché il Movimento 5 Stelle lo conoscete, non prendiamo soldi da nessuno, abbiamo finanziamenti propri come riusciamo a farceli, io con il mio lavoro, Casaleggio con il suo e voi con il vostro, siamo vicini alla gente, il nostro meccanismo politico è stare in mezzo alla gente, banchetti, nelle municipalità, nei comuni, nelle regioni e poi vedremo cosa succede quando entreremo in Parlamento, non abbiamo finanziamenti, li abbiamo rifiutati, questa gente sta in piedi, questi partiti vergognosi stanno in piedi perché li teniamo in piedi con un miliardo di Euro di rimborsi elettorali, attraverso una stampa immonda, veramente vergognosa che sta in piedi con finanziamenti pubblici, quindi chi non prende i finanziamenti pubblici e fanno paginate magari di pubblica, dell’Eni, Telecom, dell’Expo che è ancora peggio, credo sia ancora peggio, quindi non mi fido più di nessuno, rimarremo da soli, benissimo, andiamo avanti da soli.
Voglio solo dirvi che sta succedendo qualcosa di strano, Della Valle che esce con questi politici, state attenti, ora basta lui che finanziava e esultava di felicità con Mastella, è gente che è delocalizzerà le produzioni all’estero, questi Montezemolo che hanno già delocalizzato all’estero, noi abbiamo bisogno di cambiare, non solo la politica, ma la società e il movimento è l’unico che è in antitesi, è contro, quindi con il nostro programma, con le nostre carenze perché non siamo certo delle persone incredibili. Sono 4 anni che scrivo e urlo nelle piazze, urlo per il default, per il debito pubblico, mi ricordo in Piazza Navona, che c’era Flores D’Arcais che andava dire: “chiudete il microfono” oppure altra gente di sinistra. Io invece volevo dire la mia attraverso il telefono, dire le mie cose, quelle che si sono avverate e davo dei numeri, si sono avverate, non sono un preveggente, sono solo una persona libera, faccio appello alle persone libere, cerchiamo di essere insieme.

PAROLE SANTE!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 5 ottobre 2011

BAVAGLIO DI REGIME

Un vero chiodo fisso quello di Pdl e Silvio Berlusconi per intercettazioni e informazione. È indiscutibile che per il presidente del consiglio, l'informazione è controllo a cui vuole far capo. Priorità assoluta per il blocco delle intercettazioni che raccontano un premier diverso dall'uomo raccontato pubblicamente. Il testo presentato arriva dal ddl Mastella, sulla falsa riga di quello di Alfano abbandonato il 10 giugno perchè ritenuto troppo “blando”. La versione riveduta contiene vistose “cuciture a misura” per il presidente del consiglio.
Non c'è crisi che tenga
Nessuna crisi nazionale e internazionale può distogliere il Pdl e Berlusconi dalla questione intercettazioni. Il disegno di legge bavaglio è prioritaria alla legge sviluppo tanto promessa dal premier. Le caratteristiche Il disegno di legge, dispone che i testi delle intercettazioni non potranno essere pubblicati fino al momento di un “udienza filtro”, incluse quelle già trascritte. Punto cardine il dovere di rettifica entro 48 ore, per siti informatici e testate giornalistiche. La rettifica deve necessariamente essere visibile per 30 giorni nella pagina principale di tutti i siti e blog. Le autorità della Pubblica Amministrazione stabiliranno metodo di accesso, caratteristiche tecniche e grafica. La motivazione dell'emendamento spiega che “apre un dibattito” sul tema in quanto la visibilità dei siti internet è fruibile da un numero crescente di utenti.
Sistemati anche i Blog amatoriali
Per i blog amatoriali qualche giorno fa Roberto Cassinelli ha depositato un altro emendamento che si prefigge sempre l'obbligo di rettifica entro 10 giorni anziché 48 ore, a decorrere dal momento che il blogger “ha la conoscibilità della richiesta”. Sono esclusi dalle repliche gruppi chiusi come i “forum” e commenti di testi principali come accade nei Social Network (es.
Facebook e Twitter). Le sanzioni pecuniarie sono relativamente ridotte per i siti amatoriali e definite da 250 a 2.500 euro, mentre per le testate giornalistiche da 7.500 a 12.500 euro.
Le riduzioni di sanzione
Saranno applicate riduzioni da 100 a 500 euro a tutti coloro che indicheranno un indirizzo di posta elettronica visibile e attivo nel sito-blog che semplifica la richiesta di rettifica.
Le mobilitazioni
Come già successo la piazza risponde contro la legge bavaglio. Oggi, dalle 17:00 alle 19:00 davanti al Pantheon ci sarà un raduno di protesta. l'iniziativa è promossa dal comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e lo spettacolo a cui aderisce anche UNCI (Unione Nazionale Cronisti Italiani).
C'è fretta per il bavaglio
Domani mattina la Camera continuerà l'esame del ddl per le intercettazioni che si concluderà probabilmente la prossima settimana. Ma l'operosità profusa del Pdl non rassicura Silvio Berlusconi che, con una lettera inviata alla Giunta delle Autorizzazioni di Montecitorio, chiede di ritenere inutilizzabili le intercettazioni del Ruby-gate.
Sette disegni di legge bavaglio pronti. 400 in risposta dal Pd
Esistono già altri 7 disegni di legge pronti e depositati da Manlio Contento (Pdl) per la questione bavaglio. In risposta ne sono arrivati 400 dal Pd per contrastare con ogni mezzo la così definita “porcheria”. Dario Franceschini (Pd) dichiara: “Metteremo in atto tutte le azioni di contrasto parlamentare che potremo. Useremo tutte le virgole concesse dal regolamento”. Anche Massimo Donadi (Idv) ribadisce che il Pdl è “distante anni-luce dalla realtà che vivono tutti i giorni gli italiani. Mentre l’Italia è attanagliata dalla crisi, la loro priorità è mettere il bavaglio alla stampa e all’informazione per coprire gli scandali e le malefatte che hanno travolto Berlusconi e la cricca. Non ci può essere nessun punto di mediazione con chi antepone gli interessi di uno a quelli dell’Italia”. Mentre Antonio Di Pietro dal suo blog definisce “il veleno della legge Bavaglio” e scrive in Fb: “Noi non potremo mai consentire che si privi l'opinione pubblica del diritto a essere informata su ciò che, chi è al potere e al governo, sta commettendo. Vogliono togliere ai magistrati l'arma principale per poter scoprire i reati”.

martedì 4 ottobre 2011

La Lega Nord ripristina maxi-diaria per i deputati in missione

Il meccanismo è ormai ben collaudato: si annunciano i tagli ai privilegi della casta, i soliti faccioni corrono in televisione per dire che loro hanno tagliato i costi della politica, poi sottobanco li ripristinano ficcandoli dentro i provvedimenti-contenitore.La Senatrice della LEGA NORD Rossana Boldi ha inserito così nel testo della Legge Comunitaria la diaria per le missioni dei parlamentari e dei funzionari ministeriali all’estero: tagliata dalla finanziaria del 2010, la maxidiaria di 200 euro al giorno ritorna a rimpinguare le tasche e i conti correnti dei parlamentari e dei funzionari ministeriali.
E' bene ricordare come la diaria giornaliera è aggiuntiva al rimborso previsto per le spese di vitto e alloggio, i cui parametri sono stati innalzati dal ministro degli esteri Frattini alla luce del taglio della diaria.  

Oltre il danno la beffa...per noi, non certo per loro!




‎"L'ignoranza è forza, la guerra è pace, la libertà è schiavitù" (G.Orwell)
Spider Truman

lunedì 3 ottobre 2011

TUTTI PRECARI!!!!!!!


La manovra finanziaria è ormai legge e con essa il famoso e famigerato articolo 8. Per il mondo del lavoro è una piccola rivoluzione perchè, di fatto, l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori è stralciato.
Ma vediamo in particolare cosa dice l’articolo 8: “I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori…possono realizzare specifiche intese finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualita’ dei contratti di lavoro, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitivita’ e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attivita’” (Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, art. 8, comma 1). In parole povere: i contratti aziendali (sul modello di quello Fiat) possono operare in deroga ai CCNL, cioè si potranno tranquillamente ignorare le tutele dei lavoratori in termini di livello contrattuale, di salari, di licenziamenti. Saremo tutti precari: basterà che una qualunque azienda, come ha fatto la Fiat, minacci di portare la produzione all’estero, per ridiscutere i contratti dei lavoratori come gli pare e piace.
Una misura suicida per l’intera economia italiana, perchè il precariato, ora applicabile praticamente a tutti i lavoratori, riduce la crescita economica. In tempi di crisi, infatti, qual’è la prima cosa che le aziende fanno? Ridurre il personale, tagliare i salari, far ricorso a contratti precari. Non serve un genio per capire che disoccupati e precari riducono al minimo le loro spese, per risparmiare, con conseguente danno per l’economia: se nessuno ha soldi da spendere, le imprese italiane a chi possono vendere i loro prodotti o servizi? All’estero? Impossibile, visto che la maggioranza delle aziende nostrane sono di dimensioni medio-piccole, del tutto incapaci di sostenere l’impatto con i mercati globali: legami troppo stretti con il proprio territorio, basso livello di innovazione e di crescita (conseguenza soprattutto dei problemi di accesso al credito bancario). Come farà lo Stato ad andare avanti se disoccupazione e basso livello dei salari vogliono dire anche diminuzione delle entrate fiscali?
La naturale conseguenza di tutto ciò è l’inasprimento della crisi, la recessione economica, l’aumento del rischio di default. I dati di qualunque classifica internazionale dicono che l’Italia sta scivolando sempre più in basso nell’innovazione, nel benessere, nella crescita e la strada indicata dall’articolo 8 rischia seriamente di accelerare il processo di decadenza.