venerdì 29 settembre 2017

Pista ciclabile o pista kamikaze? (Della serie "Le solite cazzate")

Pista ciclabile o pista kamikaze?
Arrivando da Saronno sulla ex statale varesina, appena entrati in territorio Gerenzanese veniamo accolti da un simpatico cartello segnaletico che ci avvisa delle realizzazione ed apertura di una pista ciclabile.

Pista segnalata e quindi utilizzabile da parte di ciclisti e pedoni.
Bella notizia direte voi, ma qui iniziano i guai, manca la scritta “Lasciate ogni speranza o Voi che entrate”
Difatti percorsi i primi 50 metri ci si imbatte in un pericolosissimo e simpaticissimo palo della luce , posizionato quasi centralmente alla pista, e come se non bastasse attorniato da delle bellissime buche posizionate a modo di trincee pronte ad arpionare i cerchi della bicicletta dell’ignaro ciclista.


    
Per non parlare delle condizioni dell’asfalto di tutta la pista.

Per i pochi baldi eroi che riusciranno a percorrere indenni il resto del percorso gli attende un ultima prova:
la roulette russa
Riuscire ad attraversare indenni il passaggio che permette di passare al lato opposto del sottopasso , per intenderci quello che porta sotto al ponte dell’autostrada , equivale più o meno alle stesse probabilità di riuscire a portare a casa la vita nella roulette russa.
Difatti per le autovetture , che percorrono il sottopasso e quasi impossibile riuscire ad individuare gli eventuali ciclisti che si apprestano ad attraversare.
Visibilità del tutto compromessa dalle siepi che corrono sul lato sinistro della strada.
Sarà forse per questo che pochi eroi scelgono di utilizzare la pista preferendo di rischiare la loro incolumità continuando a percorrere la loro corsa direttamente pedalando sulla ex statale.
Che dire , sembra di essere tornati indietro di 30 anni quando i nostri amministratori (tutti democristiani) preferivano fare lavori in fretta e furia, senza curarsi della qualità dei progetti, pur di apparire come fautori di grandi opere.
Il Granducato si dice preoccupato di questa gestione pressapochista  da parte di una giunta che ricorda molto le ormai, dimenticate, allegre brigate democristiane.
Gestione che pur di apparire non tiene assolutamente in conto la sicurezza della cittadinanza.
Gerenzanesi, meditate sul salto nel passato che abbiamo perpetrato