Ci aspettavamo una alzata di scudi sia da parte del Sindaco Campi, che del presidente la commissione che si occupa del giornale comunale, sig. Francesco Zaffaroni, ci aspettavamo anche frasi che ribadissero la nostra “arroganza storica”, ed il richiamo alla correttezza delle azioni da loro compiute.
Tutto previsto, in fondo è la tiritera che come una litania ripetono allo sfinimento da anni.
Sanno solo parlare del passato, ma hanno ben poco da accusarci se non di questa supposta arroganza, peccato che loro la elargiscono a piene mani.
Infatti se l’amministrazione comunale corrente ed i loro adepti, fossero veramente il tanto sbandierato “nuovo che avanza”, se fossero i paladini della democrazia, se fossero quello che vogliono far credere di essere, non avrebbero compiuto un atto di censura così grave.
Non si aspettavano certo una nostra reazione così vibrante, ma su certi principi non si indietreggia, nonimporta chi noi rappresentiamo, se si vuole essere democratici si deve applicare quella frase di Voltaire che dice “Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee.”, invece qui si parla di libertà e si applica la legge di chi? Vorremmo dire del Sindaco Campi, ma sappiamo che comanda come il due di picche quindi.
Al sig. Francesco Zaffaroni, presidente di questa commissione imputiamo sia di aver autonomamente deciso di escludere il nostro articolo dal giornale comunale, senza ritenere di dover riunire la commissione per sottoporre tale problema al giudizio di tutti, che, cosa ancor più grave, di aver chiesto al nostro rappresentante in tale commissione, Sig. Ambrogio Clerici, di MODIFICARE alcune frasi del nostro articolo, arrivando ad inviargli via e-mail il testo modificato da lui.
E questa non è censura? Andiamo ben oltre.
L’articolo non doveva essere pubblicato perché arrivato in redazione in ritardo, ma se si cambiavano parti del testo, allora si poteva inserirlo nel numero.
Attenzione, non è importante ne il ritardo, ne cosa ci fosse stato chiesto di essere modificato, importante è il PRINCIPIO ed il modo di operare di chi pensa sia legittimo sia fare ostruzionismo sterile contro di noi e capzioso nei confronti dei cittadini, che mettere le mani su un testo proposto da una forza politica.
Ma dove siamo finiti, e poi saremmo noi gli arroganti!
Al Sindaco diciamo che se considera quanto accaduto, citiamo le sue parole, “come una polemica per confondere le acque e alzare il fumo per non far capire le cose alle persone” allora è lui che non ha capito niente.
Qui si parla di un diritto violato, di censura, che oggi tocca a noi e domani potrebbe toccare a tutti quei cittadini che non sono in linea con voi.
Proprio perché ci dipingete, con il vostro solito disprezzo, come il male di questo paese, voi, paladini del bene, dovreste essere superiori e non utilizzare certi mezzucci per chiuderci la bocca, invece sapete scendere ancora più in basso. Dobbiamo imparare da voi!
Nessun commento:
Posta un commento