lunedì 23 settembre 2013

Sempre contro la tav e sempre con i no tav

Non c’è dubbio che la giornata di sabato 21 settembre 2013 sia una di quelle che inducono a riflettere. A porsi delle domande, diciamo. A Venezia un centinaio di persone, dotate di muta, salvagente, palloncini e boe, nuotava a una certa ora del pomeriggio nel mezzo del canale tra le Zattere e la Giudecca, a Venezia, impedendo così per un paio d’ore il passaggio delle super navi da crociera. Nelle stesse ore a Chiomonte, Val di Susa, erano invece in visita il capo della polizia, il nuovo prefetto di Torino ed ex vicecapo della polizia, il procuratore capo di Torino, per annunciare, dopo le incriminazioni per “terrorismo ed eversione” contestate ad un certo numero di oppsitori della Tav, che altri duecento soldati (alpini) andranno ad aggiungersi ai poliziotti e ai militari già schierati a difesa del cantiere in cui da lunedì si comincerà a scavare il “tunnel geognostico” o “di servizio” di un tunnel Tav di cui non si conosce per altro, perché non c’è, il progetto definitivo (così che Chiomonte, 931 abitanti, ospiterà, diciamo così, 415 militari e poliziotti).
Proprio mentre il governo sceglieva il “pugno di ferro” contro la protesta in Val di Susa, e’ apparso su Internet un documento di Alfredo Davanzo e Vincenzo Sisi, delle cosiddette ‘Nuove Br’, in cui si incita il movimento No Tav a “compiere un altro salto in avanti, politico, organizzativo, assumendone anche le conseguenze, o arretrare”

Nessun commento:

Posta un commento