Lo ringraziamo pubblicamente, ed invitiamo i nostri lettori a
firmare la petizione.
Legge
104: no al taglio 50% dei permessi retribuiti- Per chi volesse firmare a fine
articolo l'indirizzo mail. Grazie.
In quella che viene definita "Legge di stabilità" appena approvata, c'è - oltre ad ulteriori odiosi tagli come nel caso del comparto Sanità pubblica ormai ridotto alla fame - un elemento che deve farci immediatamente reagire.
I portatori di handicap - coloro cioè che a causa delle patologie di cui soffrono ne hanno poi un impatto negativo nell'espletamento delle normali azioni quotidiane e necessitano dell'assistenza continuativa - possono usufruire dei "benefici" della Legge 104, richiedendo anche la gravità, tramite l'art. 3 comma 3.
L'assegnazione di questo "beneficio", dà fra le poche altre cose (ad esempio possibilità di alcuni sgravi fiscali per il portatore di handicap) l'opportunità d poter usufruire di tre giorni al mese retribuiti per poter essere sostenuto nelle difficoltà che incontra a causa delle patologie di cui soffre.
Se il portatore di handicap non lavora, questi tre giorni retribuiti possono essere utilizzati da un parente entro il 3° grado.
In pratica: una persona è portatrice di handica, grave. Non lavora. Ha un parente entro il terzo grado che lavora e può così usufruire di tre giorni al mese (che spesso sono pochissimi in ogni caso) interamente retribuiti, per prendersi cura del parente in questione (accompagnarlo a visite o altro)
Ebbene: con la "Legge di stabilità" appena approvata, si può sempre usufruire dei tre giorni di permesso, se ciò viene accordato dall'INPS, ma se non sei il portatore di handicap, oppure il figlio o il coniuge di esso, le tre giornate al mese ti verranno retribuite ora solo al 50% ,
UNO SCANDALO
La cosidetta "Legge di stabilità" toglie in pratica ancor più la "stabilità" di coloro che non ne hanno a causa di gravi patologie e dei disagi che esse provocano, condizionando ancor più la possibilità di avere un seppur piccolo sostegno ed aiuto da parte dei parenti.
E' COSì CHE CI STANNO DIMOSTRANDO DI VOLER AIUTARE LA CITTADINANZA ITALIANA IN QUESTO LUNGO PERCORSO DI CRISI?
Se vuoi dire NO anche tu, firma e fai firmare questa mia petizione.
Emilia Urso Anfuso
Giornalista
Direttore della testata www.gliscomunicati.it
Autrice di molte campagne di sensibilizzazione e petizioni
emilia.ursoanfuso@gliscomunicati.com
In quella che viene definita "Legge di stabilità" appena approvata, c'è - oltre ad ulteriori odiosi tagli come nel caso del comparto Sanità pubblica ormai ridotto alla fame - un elemento che deve farci immediatamente reagire.
I portatori di handicap - coloro cioè che a causa delle patologie di cui soffrono ne hanno poi un impatto negativo nell'espletamento delle normali azioni quotidiane e necessitano dell'assistenza continuativa - possono usufruire dei "benefici" della Legge 104, richiedendo anche la gravità, tramite l'art. 3 comma 3.
L'assegnazione di questo "beneficio", dà fra le poche altre cose (ad esempio possibilità di alcuni sgravi fiscali per il portatore di handicap) l'opportunità d poter usufruire di tre giorni al mese retribuiti per poter essere sostenuto nelle difficoltà che incontra a causa delle patologie di cui soffre.
Se il portatore di handicap non lavora, questi tre giorni retribuiti possono essere utilizzati da un parente entro il 3° grado.
In pratica: una persona è portatrice di handica, grave. Non lavora. Ha un parente entro il terzo grado che lavora e può così usufruire di tre giorni al mese (che spesso sono pochissimi in ogni caso) interamente retribuiti, per prendersi cura del parente in questione (accompagnarlo a visite o altro)
Ebbene: con la "Legge di stabilità" appena approvata, si può sempre usufruire dei tre giorni di permesso, se ciò viene accordato dall'INPS, ma se non sei il portatore di handicap, oppure il figlio o il coniuge di esso, le tre giornate al mese ti verranno retribuite ora solo al 50% ,
UNO SCANDALO
La cosidetta "Legge di stabilità" toglie in pratica ancor più la "stabilità" di coloro che non ne hanno a causa di gravi patologie e dei disagi che esse provocano, condizionando ancor più la possibilità di avere un seppur piccolo sostegno ed aiuto da parte dei parenti.
E' COSì CHE CI STANNO DIMOSTRANDO DI VOLER AIUTARE LA CITTADINANZA ITALIANA IN QUESTO LUNGO PERCORSO DI CRISI?
Se vuoi dire NO anche tu, firma e fai firmare questa mia petizione.
Emilia Urso Anfuso
Giornalista
Direttore della testata www.gliscomunicati.it
Autrice di molte campagne di sensibilizzazione e petizioni
emilia.ursoanfuso@gliscomunicati.com
FIRMA L’APPELLO “Nessuno tocchi la Gabanelli e l’articolo 21 della Costituzione”
RispondiEliminaIn commissione Giustizia al Senato arriva l’emendamento al ddl sulla diffamazione, che più di uno ha definito ‘anti-Gabanelli’ (perché sembrerebbe tagliato su misura contro la conduttrice ‘Report’). E’ un emendamento sulla responsabilità civile che toglierebbe, in pratica, ogni paracadute ai giornalisti, dipendenti o collaboratori esterni, che rischia di colpire chiunque tenti di fare davvero il mestiere del cronista e di stroncare il giornalismo d’inchiesta azzerando addirittura i free lance, colpendo non solo nomi famosi ma anche chi indaga contro camorra, mafia, corruzione. In realtà si tratta di una delle tanti varianti delle liste di proscrizione che hanno vergognosamente segnato l’ultimo ventennio. Siamo sicuri che la proposta non passerà, ma sarà bene non abbassare la guardia e rilanciare la campagna “No bavaglio, sempre e comunque”.
Per queste ragioni vi invitiamo a firmare l’appello “Nessuno tocchi la Gabanelli e l’articolo21 della Costituzione”.
http://www.articolo21.org/2012/10/firma-lappello-nessuno-tocchi-la-gabanelli-e-larticolo21-della-costituzione/comment-page-52/#comment-37399