Turbativa d’asta e corruzione. Sono queste le accuse della Procura di Milano con cui sono finiti in manette tre noti personaggi del Saronnese: Massimo Vanzulli di Gerenzano ed ex presidente di Compagnia delle opere Saronno; Luca Viotti, direttore vendite della società che ha sede in città, la Kaleidos;Oreste Ceriani consigliere di amministrazione della Kaleidos e membro del direttivo di Compagnia delle opere.
Per loro è scattata la custodia cautelare in carcere, insieme ad altre 13 persone che sarebbero tutte coinvolte in un sistema di presunti appalti truccati per il noleggio delle auto e che coinvolge anche Aler, Ferrovie Nord e Mm (Metropolitane Milano).
Al centro dell’inchiesta della Procura di Milano c’è proprio il noleggio delle auto, lavoro che per società pubbliche dovrebbe essere assegnato con gara d’appalto. Secondo le indagini, però, coordinate dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo, sarebbe emerso che le gare sarebbero state truccate e che a vincere erano sempre due società, tra cui la Kaleidos di Gerenzano, vicina a Compagnia delle opere, di cui Ceriani e Vanzulli sono attualmente dirigenti.
Secondo il Giudice per le indagini preliminari, Giuseppe Gennari, «traspare con assoluta evidenza la consapevolezza dell'appartenenza a un sistema che ha il suo vertice politico-istituzionale nel presidente della Regione Lombardia».
I fatti delle indagini risalirebbero all’attività del 2008-09, ma secondo il Gip «l’attività delittuosa potrebbe essere ancora in atto - ha spiegato Gennari in una conferenza stampa martedì mattina a Milano, come riportato da Repubblica.it -. Non deve trarre in inganno il fatto che la più gran parte degli episodi risalgono al 2008-2009. Quando la documentazione sequestrata è stata analizzata e si sono 'attaccati' i telefoni, è emerso che nulla, proprio nulla era cambiato. L'ultimo reato contestato risale alla fine del 2012 e le conversazioni captate nei mesi precedenti fotografano una situazione immutata rispetto al passato. Sono almeno cinque anni, cioè, che Kaleidos manipola e trucca gare in giro per la Lombardia. Lo fa grazie a una rete di rapporti personali e patrimoniali, coltivati con un numero impressionante (ma non sorprendente) di pubblici funzionari e grazie a un 'cartello' di ditte che traggono evidente vantaggio dall'abbattimento della concorrenza, in favore di un sistema di aggiudicazione a rotazione. Un sistema perfetto, in cui nessuno ha interessa a denunciare nulla»
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