mercoledì 26 febbraio 2014

Gli errori di Grillo

A Bebbe Grillo va senz'altro riconosciuto una cosa, quella di aver creato un movimento che in teoria doveva rappresentare un nuovo modo di fare politica, un movimento in grado di riavvicinare il popolo alla politica, un movimento che rappresentasse il cittadino, un movimento che non seguisse i diktat delle segreterie e dei poteri forti.
Ora alla luce degli ultimi fatti sembra che il potere abbia dato alla testa del leader del movimento pentastellato, forse senza rendersene conto sta percorrendo le stesse strade che i partiti tradizionali hanno perseguito nel corso degli anni, strade che hanno portato la cittadinanza ad allontanarsi dalla politica.
Quello che doveva rappresentare la novità si è rilevato una fotocopia dei partiti che hanno governato il paese negli ultimi trentanni.
Ennesima delusione per la popolazione, io stesso che avevo creduto nel movimento mi sento svuotato dalle decisioni e dalle strade intraprese negli ultimi giorni.
Ricordi lo slogan Uno vale uno, quando costruisce. Quando del dibattito fa crescita, arricchimento, fatica per arrivare un passo più oltre.
Questo era lo slogan in cui ognuno \di noi credeva , quando ognuno poteva esprimere la propria opinione, giusta o sbagliate che era, ma accresceva col dibattito la conoscenza "politica" e permetteva alla popolazione di esprimere la propria idea.
Ora le epurazioni, la messa alla gogna, solo per aver espresso un'idea,dichiarato un pensiero sono solo sintomo di un malessere personale, una voglia di protagonismo che non consentono e bloccano il cambiamento che il paese merita.
Caro Grillo, il tuo sarà ricordato come un errore che consegnerà per altri quarant'anni il paese alle forze conservatrici che tirano i fili della politica dalla nascita della repubblica.
Caro Grillo avevi creato un bel giocattolo, ma nel giro di poco sei riuscito a romperlo.

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